17.4.1994 (-7) – LXXXV MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE

Cari figli, assistete all’avanzata degli eventi che scandiscono le ultime terribili scosse di un terremoto che ha aperto sulla crosta terrestre le crepe più profonde del male. In questi giorni anche i sordi udranno le grida di tanto dolore quale conseguenza della mano dell’uomo, tutto nel mondo è traballante e le esplosioni belliche sono l’esordio fragoroso dei tempi, non c’è possibilità di impedire il peggio.


Cari figli, perché voi vi ostinate a non rendervi consapevoli di tanto disastro? Ma perché siete ancora paralizzati nella indifferenza? Non vi basta ciò che vedete a pochi passi da voi? O avete perduto finanche il rispetto della vostra vita dopo aver concorso alla distruzione della vita altrui? Quanto male avete fatto con questo comportamento disumano, eppure oltre che  voi stessi saranno i vostri figli innocenti a pagare con la sofferenza di decenni quanto tuttavia avrebbe potuto evitarsi.


Vedete figli cari, i vostri cuori sono di ghiaccio e più la mano onnipotente del Padre Celeste tenta di scuotervi dal torpore satanico, più voi perseverate nell’apatia senza nemmeno chiedervi se la fase attuale del mondo esprime una precisa volontà del Cielo. E badate che tutti, dal primo all’ultimo, avete goduto della possibilità della vostra salvezza spirituale ma anche terrena, giacché il Paradiso Terrestre è una realtà, è un regno già presente e governato dalla presenza viva del Giusto, e di tali delizie già godono quei pochi eletti che senza averne cognizione sono esenti da ogni male.


Fra poco cari figli li riconoscerete  tra di voi quei fratelli che avranno meritato sì grande premio, e vi assicuro che sarà assai triste ammirare tutto questo come da dietro una vetrata, sapere che ne avreste potuto far parte e dovere riconoscere che se così non è accaduto è solo per vostra colpa.


Quante lacrime allora verserete figli miei e come vorrete vendicarvi contro Satana per essere caduti nelle sue abilissime sofisticazioni, ma allora figli miei sarà troppo tardi e dovrete accettare la sentenza che il Signore esprimerà nei vostri confronti. Quante volte cari figli la mamma Celeste vi ha richiamato, quante volte vi ha invitato a pregare col cuore, a digiunare, a modificare le vostre passioni, eppure non avete ascoltato, e quei pochi che invece si sono resi sensibili agli appelli del Cielo, spesso sono stati invogliati da un interesse comunque umano.


Sì, proprio così cari figli, un interesse umano, il bisogno di una guarigione fisica, la necessità di un lavoro, il desiderio di un affetto; ecco, queste realtà in alcuni hanno ottenuto la Fede nell’attesa di ricevere mediante la docilità le indicazioni divine, ma quanti si sono resi obbedienti solo perché la richiesta proveniva dal Cielo, senza nulla chiedere per sé ma solamente per il bene e la salvezza dell’umanità? Volete sapere il numero di queste perle preziose? E’ un numero piccolissimo, dodici, solamente dodici creature in tutto il mondo, e da questi dodici deriveranno le generazioni dell’era del bene secondo quella promessa che si è compiuta con il Giusto.


Cari figli sappiate però che in ciascuno dei dodici può esservi racchiuso un numero infinito di anime, le vostre anime se vi abbandonerete all’ascolto interiore di quanto ancora il Cielo intende trasmettervi, e se sarete veloci in tal senso potrete essere riscattati a nuova vita terrena impegnandovi ad assolvere fino all’ultimo vostro giorno a quanto è già scritto nella nuova legge di Dio per coloro che si sarebbero ritrovati superstiti nel terzo millennio. Ma quante altre volte vi sono state offerte possibilità di salvezza tutte senza risposta, e pertanto è anche possibile che a voi non interessi ciò che pure il Padre Celeste vi garantisce a fronte di una reale conversione, è possibile che prevalga in voi la mente in cui si annida la bestiaccia per farvi sorridere e ignorare la infinita misericordia di Dio.


Se volete, continuate pure a comportarvi così, tanto il tempo utile per la verifica delle grandi profezie è ormai brevissimo, tutto si mostrerà all’improvviso e indistintamente agli occhi dei credenti ma anche degli increduli in un’unica Giustizia che separerà il premio dalla punizione.


Sono queste le ultime albe nelle quali potreste risvegliarvi pronti a nascere di nuovo, le ultime albe dove la luce vi annuncerà l’inizio di un nuovo giorno. Poi capirete che tutto è veramente finito, poiché aprendo le finestre troverete il buio, allora guarderete l’orologio credendo di sbagliare, ma le ore saranno quelle della luce, e un gran tremore pervaderà il vostro animo e vi ricorderete all’improvviso che tutto questo vi era stato annunciato.


Ecco figli miei, avete lasciato trascorrere inutilmente tanto tempo, e siete così velocemente giunti all’ultima pagina di una vita oltre la quale dove rimarrà la Vita non potrà esserci più morte.


Vi benedico.

Padre Gabriele

 

◊♦◊

 

24.4.1994 (-7) – LXXXVI MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE

Cari figli, a quanto poco o forse nulla serve l’allenamento misericordioso cui nella sua infinita bontà il Padre Celeste vi sottopone, tanta è la sua grande sofferenza nell’assistere all’olocausto della sua umanità per colpa dell’uomo. E’ tanto tempo ormai che vivete un’altalena di eventi che oscilla dal dramma a quella apparente ricomposizione delle vicende che pur sanciranno a breve il vostro destino; eppure vedete cari figli, soprattutto coloro che tra di voi dovrebbero applicare la Fede, che sostengono di credere nelle cose del Cielo, soprattutto costoro, sono muniti degli strumenti della giusta lettura di quanto oggi pone a rischio la pace nel mondo intero. Niente affatto, ancora non si vogliono indossare le lenti dello spirito, ancora la deformazione dalle molteplici forme di cecità che hanno indotto i più alla perdizione, comanda su di voi, alimenta l’artificio e quanto altro può tradursi in quel senso di vigliaccheria per il quale si preferisce sdrammatizzare anche la visione umana del regno dei morti.


Vedete cari figli, dovreste veramente riflettere sulle ragioni divine che vi mostreranno un giorno l’incombere sfrenato del disastro e un altro giorno una ipotesi di tregua di tutte quelle gravissime tensioni che stanno definendo disastrosamente la fine di un’era.


Non vi viene in mente che il Padre Celeste voglia costantemente rammentarvi la possibilità di salvezza derivante dalla sua grazia infinita, per i corpi e per le anime di tutte le sue creature? Non vi sentite invogliati a ricercare in voi stessi, nel vostro cuore, quel semetto ancora nascosto ma forse capace di proliferare un tempo nuovo di giustizia e di beatitudine estesa su tutto il creato? Come vi comportate invece? Nel modo più facile ma anche più irresponsabile: infatti trascurando completamente una rivisitazione personale del vostro cuore, per rinnovarvi nello spirito già tanto contaminato dalla sofisticazione del maligno, voi vi ponete quali critici osservatori di coloro che mossi solamente da meschini interessi di potere che possono delineare una situazione piuttosto che un’altra, quindi di conseguenza voi ponete nelle mani dell’uomo la colpa della guerra o il merito della pace, la vicenda umana si conclude con la morte o l’ipotesi di una di vita, non andate oltre, la vostra ignoranza spirituale, la vostra pigrizia nel ricercare ragioni che vadano oltre l’umano non si avvicina all’unica  e vera fonte da cui si origina la storia passata, presente o futura del mondo intero.


Eppure cari figli è ormai evidente che nell’ambito di un sì grande complesso ed universale momento di destabilizzazione ci sia una sola regia, e pertanto, giacché di razza  in razza, di paese in paese gli interessi umani si contrappongono naturalmente, quel comune interesse che rimuove dappertutto ogni malsano equilibrio, può essere solo al di sopra di tutto e di tutti, e così è facile risalire al Padre Celeste che intende porre fine al tempo satanico della ingiustizia.


E allora voi vi chiederete, ma se la volontà di Dio è una volontà di giustizia, se Dio stesso intende portare a compimento il suo progetto rinviando nella espressione vivente suo Figlio, il Giusto, perché allora tante catastrofi? Dovremmo assistere subito al bene, alla beatitudine, poterne godere tutti indistintamente, poiché solo cosÏ ci convinceremmo dell’opera diretta della mano dell’Altissimo.

Ebbene cari figli voi dovete stare allora molto attenti, poiché se vi renderete vittime di tale ragionamento voi stessi vi porrete nello stesso e medesimo errore in cui cedettero gli Ebrei, perdendo così quel particolare privilegio che fece di loro il popolo eletto. Infatti anche in quel tempo si attendeva di riconoscere nel Messia l’espressione del bene e della giustizia, mentre nella realtà l’avvento di Gesù vide molte guerre e persecuzioni, vide il peccato e la violenza, vide quanto sì il Figlio di Dio avrebbe potuto impedire se non si fosse resa indispensabile mediante il suo stesso sacrificio, quella purificazione che nemmeno fu tale, tanto l’uomo era contaminato e non disponibile, così come ora.


E allora voi direte, occorre in tal modo un altro sacrificio cruento? Proprio così cari figli, ma questa volta per ottenere la purificazione, il sacrificio sarà diretto, sarà il vostro sacrificio e non quello di chi fu il Salvatore per tornare come Giudice.


In tal senso ogni volta che le vostre tribolazioni e quelle di tutta l’umanità sembrano avere una tregua, in quel momento è il Signore che vi chiede: Vi siete purificati? Vi è bastato? Mi avete riconosciuto? Siete pronti a mostrare la vostra docilità? Vi siete distaccati dalle morbosità del mondo? Ma voi siete sordi e nulla ascoltate di quanto il Padre Celeste pur vi domanda. Ed ecco che la tregua si interrompe e ricadete nel dramma e così intanto l’umanità si riduce progressivamente.


Quei pochi che rimarranno però, saranno veramente i puri e godranno dell’immunità da ogni contaminazione per tutto il tempo del Paradiso Terrestre a loro destinato.


Riflettete con onestà spirituale su quanto il Cielo vi tramanda mediante i nuovi profeti.


Vi benedico.

Padre Gabriele

 

◊♦◊

 

2.5.1994 (-7) – LXXXVII MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE

Cari figli, quanta confusione e incertezza persistono nel vostro animo e nella vostra mente, accecati dal rumore assordante di un tempo che non volete ritenere chiuso. Eppure voi stessi, figli cari, avete pagato l’amaro prezzo di decenni e decenni di errori concretati da un sistema errato e tanto lontano dai desideri che il Padre Celeste aveva espresso per tutta la sua umanità; ebbene insistete ancora, quasi a volervi portar dietro l’effetto dei vostri errori, quindi le vostre sofferenze, le vostre angosce, le vostre ansie, tanto siete morbosamente avvinghiati al vostro egoismo!


Vedete, l’egoismo si manifesta anche nel dolore mentre si pretende che il Signore guarisca i vostri mali, li prenda sulla sua croce, noi vi rimaniamo attaccati, controllori dell’opera di Dio.


Ed è anche ora cari figli, ora che la storia ha dimostrato che un tempo si è veramente chiuso, ora che vi è stato annunciato un nuovo tempo di bene, di pace, di fratellanza tra gli uomini, di Giustizia, ecco che reclamate conti presumibilmente sospesi, attendete questo, cercate quell’altro, come se si proseguisse sulle tracce precedenti.


Ma allora non credete? Non avete nulla compreso di quanto realmente è cambiato, di quanto ha posto fine alle sofisticazioni del maligno che hanno gestito finanche il vostro respiro?


Badate che è un rischio grave quello che state scegliendo liberamente di correre nonostante gli inviti del Cielo: può essere anche vero che aspettate in buona fede il lavoro per vostro figlio, il rientro del marito infedele, la guarigione del fratello, la realizzazione di un vostro qualunque sogno, ma ciò che il Padre Celeste vi invita a considerare è che nel momento in cui nei suoi confronti vi ponete in una condizione di creditori di conseguenza vi esponete anche all’esatto calcolo dei vostri debiti.

E allora vi conviene? Certo che no cari figli, giacché i vostri debiti sono di gran lunga superiori ai crediti e pertanto oltre a non dovervi nulla, il Signore potrebbe domandarvi il resto. Ecco dunque che per intervento della sua divina misericordia, e per effetto delle numerose intercessioni di Maria Mediatrice, il Padre  Celeste ha stabilito che l’unico modo per il compimento del suo divino progetto era quello di ricondurre l’uomo, così come fu in origine, prima del peccato di Adamo ed Eva, a quello zero assoluto capace di annullare ogni rapporto di dare-avere, nell’esclusivo interesse del benessere delle sue creature che in tal modo avrebbero potuto godere delle beatitudini di quel Paradiso Terrestre secondo la promessa.


E siamo giunti, figli miei, proprio in questo tempo, solo che non lo si è voluto riconoscere, anzi lo sfregio è tale verso la infinita bontà del Padre che si tenta di rendere non credibile l’ipotesi di un periodo di vita nella grazia divina sulla terra, e ad ostacolare la vostra Fede in tal senso sono proprio

i ministri della Chiesa. Perché? Ve lo siete mai chiesto? Perché loro per primi hanno disatteso nelpreparare i vostri animi all’evento più importante della storia dei secoli, l’evento per il quale ai meritevoli nulla sarebbe stato tolto di quanto pur fu donato prima che si compisse quella disobbedienza fatale per il destino della umanità.


Infatti cari figli, se vi si fosse tramandata la promessa del Padre e del Figlio nel ritorno dell’espressione vivente della Giustizia, tutti voi avreste gareggiato secondo le regole del buon vivere, tanto sarebbe stato forte e autentico il desiderio di convivere e condividere l’amore divino, così come fu duemila anni fa per gli apostoli e per i discepoli, ma così non è stato, anzi il sacrificio della Croce è divenuto simbolo di vita oltre la quale le vostre speranze sono state alimentate non verso una vita migliore sulla terra, ma verso un premio dopo la vostra morte, e così solo i forti nella Fede, pochissimi, si sono mantenuti nel piano di Dio, gli altri hanno purtroppo deviato, perdendo di vista un obiettivo capace di mantenersi nel giusto operato quotidiano.


Allora figli miei è bene che in un solo istante recuperiate l’errore tanto grande nel non aver percepito tra di voi la reale presenza divina, badate che potreste assistere alla sua manifestazione da un momento all’altro e in tal caso dovreste essere pronti nello spirito e in tutte quelle consuetudini che vi permetterebbero di proseguire al suo fianco il vostro cammino.


Lasciate perdere coloro che vi dissuadono, riflettete piuttosto quali sentimenti malefici si annidano nell’animo di coloro che vi stimolano a diffidare del ritorno del Re dei Re. Eppure che a Dio nulla sia impossibile, è noto a tutta l’umanità, e pertanto ogni evento può prevedersi quale esecuzione del suo progetto, e tra l’altro se siamo chiamati ad attenderci calamità e catastrofi perché dobbiamo spegnere la speranza e la Fede di poter guardare anche al ritorno di Giusto tra coloro che tanta ingiustizia hanno subito?


Se i suoi ministri, i ministri della sua Chiesa fossero fedeli al suo mandato, dovrebbero diffondere tale speranza, dovrebbero rialimentare gli animi in tal senso e non uccidere in voi stessi quella voce che intende dirvi: “Resisti, io sono già sulla terra, presto mi vedrai e godrai della mia giustizia”.

Vi benedico.

Padre Gabriele

 

◊♦◊

 

8.5.1994 (-7) – LXXXVIII MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE

Cari figli, il tempo che state vivendo diventa sempre più un tempo di disorientamento in conseguenza della vostra caparbietà nel credere ciò che vi si mostra come vero anziché ricercare, quantomeno nella evidenza di ciò che vedono i vostri occhi, quanto vi aiuterebbe a comprendere il delicato passaggio di questa era già alle vostre spalle nella nuova era già introdotta per molti di voi.


Se infatti pensate di assistere ad un ipotetico giorno di definizione di questo tempo voi incorrete cari figli in un grossolano errore, poiché vi sfugge in tal senso il profondo significato della misericordia di Dio.


Il Padre Celeste ha annunciato e preannunciato mediante i vecchi e nuovi profeti quanto secondo gli eventi che pure la storia dei secoli ha sottoscritto avrebbe dovuto crearvi le condizioni di un giusto discernimento fino a riconoscere un particolare periodo, quello attuale, nel quale l’inizio del nuovo tempo si sarebbe sovrapposto alla fine del tempo precedente. E perché mai, vi chiedete nella vostra paradossale ignoranza? E in tal modo compite un altro dei gravi peccati contro la Fede.


Infatti cari figli, trattandosi l’ultimo tempo del tempo di mille anni precedenti il Giudizio Universale e quindi la reale fine di tutti i tempi, e trattandosi anche di un tempo da considerare quale premio per i sopravvissuti nella vita del corpo e dell’anima così come descritto nel progetto di Dio, il Padre Celeste, nella sua onniscienza e onnipotenza ben sapendo che questo tempo sarebbe rimasto spopolato in conseguenza dei vostri peccati, lo ha introdotto prima perché tutti voi, nella evidenza delle catastrofi cui il mondo è sottoposto, possiate riconoscere l’ultima possibilità per una reale vostra conversione e guadagnarvi quella salvezza terrena quasi annunciatrice della salvezza eterna.

Voi però cari figli, siete ancora ostinatamente ciechi poiché nelle immani sofferenze che vedono ormai lo spopolamento di tutti i paesi della terra non volete riconoscere l’ultimo gong, anzi vi lasciate illudere dai nuovi cantastorie e sperate che tutto debba risolversi, dando per scontato che certi eventi sono sempre accaduti eppure nulla si é mai fermato.


Stolti, stolti, e semmai viene da dirvi, voi state correndo per vostra scelta incontro alla morte e ciò che è peggio è che ne sareste pur consapevoli se ascoltaste la voce del vostro cuore anziché drogarvi di false parole provenienti dai più sporchi interessi umani.


Svegliatevi, tante sono le sollecitazioni del Cielo, e tante continuano ad essere le lacrime della Mamma Celeste perché vi ravvediate, siete giunti alla sponda oltre la quale la voragine del precipizio pronto a raccogliervi è già aperta, perché non vi fermate? Perché non tornate una buona volta sui vostri passi per rivisitarvi, per chiedere a voi stessi, in tutta coscienza se siete incorsi in errori mortali per le vostre anime? Il Signore dà tempo a ciascuna sua creatura che sia sincera nel riconoscere i propri peccati, ma forse non credete che il Giusto è già tra di voi e deve dare inizio al suo mandato di giudice per il quale era previsto, così come si è verificato, il suo ritorno? Pensate davvero che di Lui, del Figlio di Dio, si debba celebrare la sola memoria?


No, cari figli, è più facile che la memoria dei vostri peccati e della vostra perdizione resti scritta nella storia dei secoli poiché la presenza divina sta per manifestarsi e ciò che forse nel ricordo ha indebolito la vostra Fede al punto di perdere l’antico timor di Dio, subirà un tale terremoto che per un momento il cielo e la terra si uniranno e si ricomporranno come cielo nuovo e terra nuova, con creature nate nuovamente nella vita del bene e tra queste creature rimarranno solo quelle che fin d’ora vivranno in ringraziamento di tanto privilegio, con lo spirito ricolmo di beatitudine, la stessa beatitudine dei semplici, dei puri di cuore, di coloro che nulla hanno da chiedere per sé tanto sono inebriati della presenza e della totalità del bene.


Ma a voi cari figli, tutto questo sembra sia un racconto fiabesco, poiché se solo ci credeste un poco, nulla vi tratterrebbe dal riordinare le vostre coscienze secondo un ordine e un’armonia capaci di accogliere la perfezione, emanazione di Dio.


Voi continuate ad essere distratti, voi rivolgete la vostra attenzione solo a voi stessi, ai vostri problemi, a quanto deve alimentare il senso materiale dei vostri desideri, è vero, avete sofferto e state ancora soffrendo, temete il peggio, ma è pur vero che tante sono state le possibilità che vi sono offerte per lenire tali sofferenze, ma voi le avete disattese tutte.


Vi comportate come atei, nel modo più vergognoso poiché avete l’ardire di proclamare anche la vostra Fede, eppure se qualcuno vi promette un posto di lavoro voi lo credete e anzi vi precipitate a ringraziarlo, anche con sistemi illeciti, poi di fronte al Signore, alla sua promessa nella quale sono comprese tutte le vostre necessità voi girate la testa dall’altra parte rimanendo insensibili, non credete, non ringraziate e pertanto non potete ricevere nulla.


Allora figli è tempo che vi scuotiate, badate i giorni sono pochi e la volontà di Dio deve dare un segno di chiusura ad ogni realtà capace di proliferare altro male.


Vi benedico.

Padre Gabriele

 

◊♦◊

 

15.5.1994 (-7) – LXXXIX MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE

Cari figli, è inutile che perseveriate nell’illusione quasi a cancellare gli orrori che pur sono continuamente presenti di fonte ai vostri occhi, tanta è la pigrizia che avvolge la vostra mente e il vostro cuore che preferite ignorare tutto ciò che vi servirebbe a correre ai ripari e nel senso fisico e nel senso spirituale.


Più volte il cielo vi ha fatto intendere che in tutto questo universale capovolgimento che il mondo sta vivendo c’è la volontà del Padre Celeste che intende porre fine alla prosecuzione di tanto male, e pertanto è necessario che si passi anche attraverso sofferenze e tribolazioni che concorrano quantomeno alla purificazione delle vostre anime. Voi invece, dopo un momento di apprensione dato magari da un allarmismo pilotato da interessi di potere, subito tornate alla calma così come ci si comporterebbe dopo un avviso di temporale, non vi accorgete che in tutte le nazioni fermenta intanto l’odio, la vendetta e quanto altro esploderà a breve, e il Signore permetterà queste esplosioni poiché da esse fuoriuscirà ogni male nascosto che possa proliferare nel futuro altro male.


Non pensate davvero che il Padre Celeste affidi l’era di Giusto tornato tra la sua umanità a coloro che sono stati nel passato gli artefici di tante distruzioni di guerre, di olocausti, ma dove è riposta la vostra Fede? Dovreste immaginare che nell’avvicendamento dei tempi, in questo tempo nuovo deve verificarsi anche un avvicendamento biblico, lo dice il Vangelo, lo dicono i vecchi e nuovi  profeti, che a regnare su tutte le nazioni saranno le nuove autorità, quelle scelte dalla giustizia divina presente sulla terra e pertanto queste vanno ricercate tra coloro che subirono nei secoli passati la condizione di ultimi perché siano nel regno dei mille anni, i primi, i primi di quel tempo di beatitudine terrena promessa all’uomo fin dal principio.


Ma voi cari figli, continuate a dirigervi verso il precipizio, voi vi fate abbagliare dal luccichio di  promesse vane, inconsistenti, o pensate davvero che si possa edificare sul vuoto, il vuoto scavato dalla mano avida dell’uomo durante i secoli della sopraffazione, dell’arroganza, della violenza e di quanto altro ha usurpato su tutta la terra il patrimonio postovi dalla mano di Dio? E allora dove sono, dove possono essere le nuove fondamenta capaci di tenere ben saldo il nuovo tempo di Giusto?

Vedete cari figli, queste fondamenta non vanno certo ricercate nell’umano, nel prodotto dell’uomo, sarebbero assai fragili e soggette al primo crollo senza mai più poter essere ricostituite, ma vanno ricercate nell’anima, nello spirito di coloro che tra di voi si sentono chiamati a vivere una vita davvero nuova, a nascere nuovamente, completamente rinnovati e purificati nel corpo, nella mente, nell’anima.


Ma è pur vero figli miei che per raggiungere questa nuova nascita è necessario nutrirsi in un grembo sano, capace di portarvi davvero alla luce dello splendore  divino, non potreste certo essere generati da chi è già contaminato dalla nuova bramosia di potere, e vi consiglio di non cadere in tale tragico equivoco perché assistereste all’olocausto di voi stessi, e vi assicuro che tale sarebbe per voi la sofferenza, che le grida dei dannati estenderebbero la loro eco su tutta la terra.


Quel grembo sano è il rifugio nella Vergine Maria e in quanto di Lei  possa costituire esempio vivente sulla terra, voi tutti potete ricorrere al sicuro così come la creatura più attesa da una mamma misericordiosa.

Ma per far questo figli miei dovete davvero spogliarvi di tutto, tutto, completamente tutto, non è forse vero che ogni bimbo è nudo nel ventre della propria madre? E così dovete scuotervi voi, lasciandovi alimentare da quella linfa vitale che è vero nutrimento, completo, perché ogni vostro organo si inserisca nella perfezione e nell’armonia di un’unica creazione.


Figli miei, non fatevi pregare troppo in tal senso, anche le mediazioni della Vergine Maria sono ormai giunte al compimento del mandato secondo quanto concesso dal Padre Celeste e pertanto è bene che valutiate con responsabilità la ristrettezza dei tempi entro i quali ancora è possibile la vostra salvezza. Lasciate perdere le false promesse che vi provengono da chi si è arroccato al proprio potere e in questo quadro dovete riconoscere Dio. Nessuno tra costoro è veritiero, il potere ha contaminato i loro stessi ruoli e si prevedono profonde spaccature che condurranno il mondo intero a conflitti insanabili umanamente, politicamente e spiritualmente. I tempi durissimi già previsti dalla profezia di Fatima per la Chiesa di Cristo sono quelli attuali, il Papa sarà prima ancora della sua morte fisica desautorato da ogni potere temporale e spirituale, e l’odio e la violenza pervaderanno anche i luoghi sacri.


Voi però figli miei, che ascoltate la parola straordinaria del Cielo rendetevene degni nella fedele applicazione di quanto vi viene consigliato, guardate dritto davanti a voi e fatevi guidare dal segnale luminoso della stella di Giusto ormai vicinissima alla terra per essere meglio riconosciuta.


Vi benedico.

Padre Gabriele

 

◊♦◊

 

22.5.1994 (-7) – XC MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE

Cari figli, più procedete nelle direzioni che vi si indicano strumentalmente per illudervi circa la ripresa di quegli assetti mondiali che fino a poco tempo fa sembravano garantire il vostro futuro e il futuro dei vostri figli e più vi rendete coautori e responsabili di quei disastri che già lacerano ogni salvaguardia del vostro corpo e della vostra anima.


Allo stesso tempo, cari figli, voi sapete che il Signore ha già chiuso i battenti dell’era di Satana nella quale avete sollazzato ogni vostro insano desiderio e pertanto già siete di parecchio indietro rispetto a quanti, consapevoli della evidenza dei fatti e fedeli secondo l’applicazione autentica del messaggio divino, già da un anno camminano nell’era del nuovo tempo nell’attesa della manifestazione di Colui che venuto quale Salvatore è tornato Giudice nel nome di Giusto.


Eppure figli cari non potete più sostenere di essere sprovveduti dinanzi a realtà tanto grandi e universali, poiché è verità assoluta che il Signore ha parlato per mezzo dei suoi profeti in tutte le lingue, prediligendo creature di ogni razza e colore quali portavoce del suo vecchio e nuovo messaggio, Ë perciò una vostra deliberata scelta quella di perseverare nell’errore, nella sordità assoluta, finanche nella cecità di fronte a quanto i vostri occhi pur guardano con sgomento. Ma cosa avete figli, siete forse afflitti da una paralisi totale del cuore e della mente?


Cosa vi aspettate ancora in termini di bene, di salvezza dalla mano dell’uomo dopo aver assistito ad opera della stessa mano alla distruzione totale di tutto quello che il Signore aveva posto sulla terra come ricchezza e benessere per tutta l’umanità? Siete ostinati come non lo sarebbero nemmeno i muli figli miei, e a chi pensate di far male in tal modo se non a voi stessi e a quanti si collegano con i vostri affetti?


Lo vedete, ogni giorno notizie di ogni genere, in tutti i settori della vita sociale, politica, religiosa vi confermano quanto il Cielo ormai da molto tempo vi tramanda, ma nulla sembra bastarvi per porvi in una condizione preventiva capace di impedire il peggio, siete pur sensibili giacché i vostri sonni non sono tranquilli e ciò dimostra bene che avvertite pericoli che non riuscite a percepire o a riconoscere mediante i vostri sensi pur essendo avvisati da ciò che l’animo trasmette comunque, e anziché muovervi di conseguenza, rimettere ordine alla svelta alla vostra vita spirituale e materiale, consegnate le vostre stesse reazioni alla capacità di deformazione della vostra mente, quindi trovate subito giustificazioni o millantate ragioni di sicurezza che sfatano ogni reale timore.

E quel timore figli miei voi ignorate che sia la misericordia divina che tenta in tutti i modi di suonare quel campanello d’allarme che fu posto nel cuore di ciascuna creatura.


Voi volete imbavagliare il richiamo accorato del Padre Celeste, assorbite nella vostra aridità le lacrime della Vergine, tanto siete pavidi e vigliacchi di fronte alla evidenza di quanto avete voi stessi determinato del vostro destino.


Ma quel che è peggio cari figli è che ogni volta che la realtà drammatica delle vostre sofferenze vi costringe a prendere atto di quanto subite, voi siete pronti a dire: era destino, era scritto così, come se il Signore nel creare il cielo e la terra, le piante e gli animali, l’uomo e la donna, avesse stabilito fin dal principio chi doveva godere e chi avrebbe dovuto patire secondo il suo piacimento.


Ma non vi vergognate di alimentare simili pensieri, voi giudicate il Giudice per eccellenza e in tal modo lo considerate un carnefice di vita umane se prima ancora della venuta al mondo ha stabilito la vostra stessa fine.


No, cari figli, troppo comodo sarebbe per voi, giacché ogni vostra responsabilità verrebbe meno, voi dovete credere che nel progetto divino non era contemplata per l’umanità alcuna sofferenza, nemmeno la passione di Cristo, nel progetto divino tutto era benessere, armonia, pace, e pertanto quanto si è pur tuttavia verificato è stato determinato e scritto dalla mano dell’uomo, dalla vostra mano.

Figli cari, sappiate che tutto il male che nei secoli avete subito e subirete ancora poteva essere evitato, anzi questo era il più grande desiderio del Padre Celeste, ma voi non avete fatto nulla per evitarlo, anzi ancora operate nel male, in funzione del male, certi di fare il vostro bene. Ma i tempi del male e della sua proliferazione sono ormai chiusi e pertanto ogni azione malefica non si distribuirà o diffonderà ma ricadrà sullo stesso operatore fino ad annientare ogni focolaio. E in tal senso figli miei molti di voi che credono di essere vivi sono in realtà già morti, si tratta solo di attendere il ritorno del boomerang anzitempo lanciato, e voi sapete che un boomerang segna una traiettoria obbligata.


Tutto torna alla fonte figli miei e così come i meritevoli già si abbeverano alla fonte inesauribile della grazia divina, coloro che preferirono utilizzare condotte insane periranno di siccità perché il maligno è legato e non può più scavare nella profondità dell’animo di coloro che nel tempo si sono dissetati dell’acqua putrida del potere, della bramosia, della lussuria e di ogni altra offesa a Dio, unica e inesauribile fonte di vita.


Vi benedico.

Padre Gabriele

 

◊♦◊

 

30.5.1994 (-7) – XCI MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE

Cari figli, voi siete tutti degli irresponsabili, voi non solo avete dimostrato di non ascoltare la parola del Signore, ma nella vostra protervia, nella vostra incredulità voi pretendete di zittire la parola dell’Altissimo, voi ne oscurate la diffusione, voi isolate nel silenzio quanti, martiri della Fede, si prodigano per l’ottenimento della vostra stessa salvezza.


Cari figli, è giunto ormai il tempo della chiarezza giacché il Signore nel definire la sua Giustizia non attenuerà le vostre colpe mediante quella confusione che vi siete costruiti ad arte per meglio perseverare nel peccato. Ebbene cari figli questa chiarezza, questa luce sarà fatta ma non come voi pensate in relazione alle vostre mancanze, quelle sono già chiare a voi stessi, alla vostra coscienza e all’insindacabile giudizio divino, la chiarezza è divenuta necessaria su quanto del Padre voi, anche voi suoi ministri, avete volutamente deformato, deviato, in danno di tutta l’umanità.


E pertanto figli miei iniziamo dall’essenza pura di quella misericordia che Dio stesso rese infinita, già consapevole di quanto il cattivo uso del libero arbitrio avrebbe sancito quale vostro destino. Infatti la storia di questi duemila anni trascorsi dall’avvento di Gesù è testimonianza di un errore che come tale non vi è più concesso, giacché una nuova era è già iniziata e coloro che vi vivranno dovranno essere al riparo da ogni conseguenza scaturita dalle fragilità umane, per ben distinguersi da quelli che invece camuffano con l’errore il frutto della propria malafede. E perciò figli miei nel parlare di misericordia è bene innanzitutto distinguere i tempi entro i quali essa è contenuta ed oltre i quali invece può definirsi infinita.


Discernere su questo punto è fondamentale poiché l’uomo si è trovato ad approfittare della misericordia divina ritenendola inesauribile non nel senso dell’amore e della imparzialità del Padre Celeste ma nel senso quasi della accondiscendenza alla perseveranza nel peccato.


Come se, cari figli, ciascuno di voi dicesse a se stesso: Ma sì, questa volta ancora mi comporto così, so che dispiace a Dio, ma tanto Lui è infinitamente misericordioso e mi perdonerà. Ecco vedete dove e come un tragico errore si è insinuato nella vostra mente e nel vostro cuore, e allora dove sarebbe la giustizia divina? Dove si collocherebbe la punizione e dove il premio? Che cosa vuol dire allora la misericordia infinita? Vedete come è facile per Satana stimolare in voi l’equivoco, ed è per questo che il Signore vuole chiarirvi ciò che da questo momento diviene pertanto una vostra personale responsabilità.


Dunque dovete chiedervi: come può il Padre Celeste collocare una misura infinita cioè una non misura dentro un tempo finito, circoscritto, determinato, che è il tempo della vita terrena di ciascun uomo? E la risposta vi viene spontanea giacché il Signore nella sua misericordia si troverebbe a dovervi perdonare anche i peccati che non avete commesso, anche quelli che non farete in tempo a commettere per interruzione della vostra vita. Ciò significherebbe uno spreco della grazia divina o un non utilizzo, e comprenderete bene l’assurdità di una simile tesi.


Quindi cari figli, il senso infinito della misericordia va ricercato là dove tutto è senza tempo, e cioè nel senso universale. Quella misericordia invece cui voi erroneamente fate riferimento giustificando di fatto la vostra perseveranza nel peccato, quella misericordia figli miei è giunta ormai al suo termine, è finita poiché la presenza viva del Giusto tra di voi è di per se stessa l’impedimento a tutto quello che nell’era di Satana vi è stato possibile deformare nella vostra mente e di conseguenza nel vostro agire. Il tempo utile per il vostro pentimento, per la vostra coscienza è terminato, e voi figli cari non ve ne rendete conto anzi rifiutate di credere nell’annuncio di quegli eventi che determinano l’inizio del terzo millennio così come promesso e profetizzato.


Voi cari figli avete risposto con la cattiveria alla infinita bontà di Dio, avete risposto con l’ignoranza alla infinita sua sapienza, avete risposto con la sopraffazione alla sua infinita giustizia interpretando come infinito, inesauribile, ciò che comunque doveva essere limitato nel vostro tempo terreno rimanendo infinito solo nella inesauribilità dell’Ente Supremo.


E poiché cari figli la maggiore responsabilità di questo vostro errore grava su coloro che per proprio ministero avevano il compito di illuminarvi sulle giuste ragioni teologiche della parola di Dio, il Signore stesso in questi ultimi tempi si è servito di creature docili e disponibili alla diffusione della sua parola per riscattarvi dalle conseguenze di una colpa non solamente vostra, ma voi state chiudendo ogni ascolto a quanto di straordinario è testimonianza stessa della infinita misericordia del Padre preferendo il limite della via ordinaria nella quale i vostri animi perseverano nella confusione. E in tal senso fra poco tempo, dopo che il cielo avrà tramandato la parola, il Verbo, rigenerato nella chiarezza inconfondibile della verità, voi rimarrete nel silenzio, poiché Dio non parlerà più a coloro che avranno preferito la sordità.


Vi benedico.

Padre Gabriele

 

◊♦◊

 

9.6.1994 (-7) – XCII MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE

Cari figli, le parole del Cielo cadono su ogni terra come ultimi semi che possono proliferare le nuove speranze nell’attesa che le nazioni tornino a popolarsi dei soli superstiti che meriteranno di vivere un lungo tempo di Giustizia e di Pace. Purtroppo però, così come per tutti i semi non è certa la purezza del terreno sul quale devono spuntare i germogli della nuova vita, e per quanto poi deve corrispondere alla semente divina poco, anzi pochissimo è lo spazio che testimonierà la riproduzione dei frutti.

 

Tutto questo, cari figli, non significa che dovete rimanere inerti ad attendere passivamente l’ultimo responso, anzi tali ammonimenti devono provocare in voi nuovi stimoli, tali da sentirvi invogliati a rimboccarvi le maniche per rifocillare mediante il sudore della vostra fronte le parti più aride del vostro orticello. Ma in che modo vi chiederete, se è già scritto ciò che il Padre Celeste ha riservato per ciascuna sua creatura?

 

Vedete figli, come Satana tenta di ingannarvi orientando il vostro pensiero verso la resa che vi condurrà al precipizio? Ma come potete credere che il Padre Buono, il Padre infinitamente Giusto, il Padre infinitamente Misericordioso, possa stabilire anzitempo ciò che ancora non si è manifestato mediante il vostro libero arbitrio? Non vi sembra questo un controsenso, una pericolosa contraddizione?

Voi cari figli miei, avete tempo per ravvedervi, per rinverdire la terra arida sulla quale siete stati posti, avete tempo fino all’ultimo giorno della vostra vita, poiché sta scritto, ma l’errore che fate è ancor più grave quando non vivete il giorno presente come se fosse l’ultimo, ma vi comportate irresponsabilmente, superficialmente come se foste stati garantiti del giorno seguente. E così cari figli, Satana che ben conosce il conto dei giorni di ciascuno di voi è capace di interrompere la vita terrena di coloro che intendono rimettere a Dio i propri peccati un giorno prima che ciò avvenga.


E allora figli benedetti, vi rendete conto di come sia vitale per le vostre anime che viviate ogni giorno come se fosse l’ultimo? Perché vi ostinate a rivisitarvi la sera guardando al domani, a quello che ancora vi manca, e soffrendo perché temete di non ottenerlo? Perché non vi volgete piuttosto indietro nel vostro tempo e cercate di mettere sulla bilancia quel che avete, apprezzandone tutto il valore e compensando in tal modo il peso dei vostri peccati? E’ mai possibile che pesiate invece come alchimisti le briciole che credete il Signore vi abbia tolto, credete proprio di meritare tutto quello che desiderate?


Voi cari figli non meritate nemmeno quello che avete, tutto ciò vi è stato dato gratuitamente perché ciascuno avesse la possibilità di far valere il proprio capitale e invece voi avete preferito vivere di rendita consumando giorno dopo giorno il patrimonio iniziale fino a ritrovarvi privi di ciò che il Signore non può darvi un’altra volta.


Ma Dio, sapete, elargisce a ciascuno due tesori, uno ben visibile ed è quello di cui ogni creatura sulla terra gode nella condizione in cui si trova, l’altro potete bene considerarlo come un tesoro nascosto, nascosto ma non introvabile.


Perciò cari figli poiché dal cielo continuano a piovere i semi della salvezza, anche se il vostro terreno è arido, anche se siete consapevoli di avere succhiato con la vostra avidità ogni goccia di linfa, rinnovate la terra, scavate, cercate il vostro tesoro nascosto e vedrete che i semi del Signore torneranno a proliferare anche per voi. Questi semi, questi santi semi necessitano però comunque dell’acqua costante della vostra speranza, della preghiera umile del contadino che invoca il Padre Celeste affinché le intemperie non oltraggino le fatiche riversate, ecco i prodotti figli miei che ancora possono garantire il vostro raccolto nella misura giusta che serve il bisogno quotidiano vostro e del vostro prossimo più sofferente.


Ma non rimanete paralizzati, badate che se il tempo della vostra conversione non è scritto anticipatamente, è invece stabilito il tempo entro il quale il Signore manifesterà alla sua umanità la Giustizia e allora il tempo di tutti sarà interrotto perché ciascuno così com’è possa iniziare il tempo della propria perdizione o quello della propria salvezza.


Vedete quanti errori confondono la vostra mente figli cari, se solo leggeste con semplicità, con umiltà, le parole del Vangelo voi vi trovereste tutte le tracce per condurre la vostra vita terrena fino alla meta desiderata senza mai allontanarvi dalla rotta del Signore, e invece insistete a voler interpretare il Verbo.


Che grande peccato di superbia, di orgoglio, di presunzione, come potete pensare voi, che non siete capaci di comprendere le parole di un vostro fratello, amico, di un vostro figlio, e di tanta realtà ne è testimone l’attuale sorte dell’umanità intera, di divenire interpreti, traduttori, commentatori della parola di Dio.


Ecco vedete, sembrate usciti dalla scuola di Lucifero, e allora come salvaguardarvi dalle trappole, dall’inganno sempre in agguato? E’ semplice figli miei, fate come i bambini che scandiscono le parole una ad una sillabando, altro non dovete fare, leggete il Verbo sillabando l’insegnamento che vi è contenuto ed applicatelo alla lettera.


Vi benedico.

Padre Gabriele

 

◊♦◊

 

17.6.1994 (-7) – XCIII MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE

Cari figli, è inutile, voi siete incorreggibili, voi proprio voi che avete accolto quanto il Signore vi ha comunicato mediante i suoi eletti, voi che avete sindacato nella parola del Padre Celeste  volendone scoprire le contraddizioni o la non veridicità, voi che siete di conseguenza caduti nelle trappole organizzate ad arte dal maligno che si è servito e continua a servirsi dei potenti per ingannarvi al punto da farvi ritrovare nella perdizione eterna, voi nonostante che nella osservazione attenta degli eventi sono intuibili i disastri che ancora devono manifestarsi su l’umanità, voi ancora oggi tentennate, indugiate, rimanete increduli, scettici, anche di fronte a quei suggerimenti che in ogni caso si rivelano preventivamente garanti dei vostri interessi.


E che dire figli di fronte a tanta ostinata resistenza verso la parola di Dio? Non resta altro figli cari che pregare ancora la misericordia divina perché nel momento estremo assolva le vostre anime da tanto peccato. Ma perché non riflettete? Ma quale interesse può avere il Signore, nel rendervi partecipi di cose che comunque vi troverete a vivere, se non l’amore che vi porta e che lo spinge a quella paterna sollecitazione nella speranza di un vostro ravvedimento? O credete anche voi in quelle volgari promesse di miracoli che vi abbagliano con il luccichio del denaro? Si può secondo voi usare una parola sacra quale è il miracolo, per abbindolare la cupidigia umana? Lo vedete il sacrilegio come ancora persevera e inganna la vostra mente, il vostro spirito, accecandovi senza permettervi di vedere in tempo il baratro nel quale state per precipitare?


Figli miei correte, predisponete tutto perché possiate sopravvivere al chiuso nelle vostre dimore, badate che il rombo assordante della rabbia di Satana si sta avvicinando così come la stella di Giusto scende sempre più luminosa sulla terra. Lo scontro tra il bene e il male è inevitabile e sarà cruento e  tanto universale terremoto, con un unico epicentro, si identificherà nella città di Pietro, Roma. Oh se solo vedeste con i vostri occhi umani ciò che pur vivrete tra le grida innocenti dei vostri figli! Affrettatevi povere e ignare ma infedeli creature, sì, siete infedeli poiché se aveste creduto, oggi già sareste al riparo, oggi già il grano sarebbe stato riposto nelle stive perché la provvidenza non venga a mancarvi.


Ma chiedete a voi stessi figli miei, alle vostre coscienze, vi sembra possibile che questo mondo ormai giunto nell’era della giustizia si possa riedificare un’altra volta mediante la sopraffazione, la profanazione di valori essenziali dell’uomo, la dignità, l’onestà, il sacrificio, la rettitudine morale, vi sembra possibile una tale atrocità? No, e purtroppo nemmeno la Chiesa è stata capace di evitare quella che si dimostrerà una vera e propria rovina, quella Chiesa su cui Gesù edificò il futuro delle generazioni oggi è lucente di un oro frutto di malaffare, non è quello l’oro della regalità dovuto al Padre Celeste, quello sarebbe stato un oro puro, incontaminato, conseguenza naturale di una Chiesa immune da ogni peccato. E invece anche lì,  soprattutto lì, l’insidia del maligno ha contaminato le ricchezze del patrimonio spirituale, un patrimonio che avrebbe dovuto essere riscattato dalla Croce di Cristo, ma nemmeno questa Croce, esempio divino ed umano, bastò a riportare la trasparenza nelle anime dei suoi stessi ministri.


E così cari figli miei siamo giunti agli ultimi giorni della triste storia di una umanità cui è stata offerta ancora una volta la salvezza, quella salvezza donata ancor prima delle tragiche manifestazioni già profetizzate, perché nei vostri cuori si riaprisse uno spiraglio di volontà di conversione, di recupero, di remissione delle colpe nelle mani della misericordia del Padre Celeste, ma voi avete serrato i vostri cuori tanto temete di perdere ciò che seppure ha sollazzato nel tempo le vostre avidità terrene si è rivelato dolce veleno mortale per le vostre anime.


Tutto ciò appare catastrofico e anziché preoccuparvi e riparare, voi diffidate da ciò che può turbare la vostra incoscienza, e allora figli miei assisterete alla Giustizia divina, ma non esclamerete nulla poiché il Giusto vi chiuderà le bocche, non potrete dire nulla che manifesti la vostra sorpresa, poiché siete stati avvertiti, spronati, educati, il Padre Celeste ha pregato Egli stesso la sua umanità, ma la vostra sordità é aumentata nel tempo.


Oh, le lacrime della Vergine Santissima, oh le sue rivelazioni rese in tutte le parti del mondo come sembrano essere cadute nel vuoto, quante poche anime si sono ravvedute, che delusione figli miei e quanta sofferenza nei cuori di coloro che si sono resi docili a diffondere il messaggio divino! Creature che hanno abbandonato la loro vita per varcare i confini di tutte le nazioni, accettando persecuzioni di ogni genere, sperando nella salvezza di tutta l’umanità e ritrovandosi circondate dalla comprensione di pochissimi. Ebbene di tutto questo renderete conto e vi accorgerete solo allora che nulla del vostro agire è comunque sfuggito allo sguardo del Padre Celeste perché tutto sia posto sulla sacra bilancia della giustizia.


Vi benedico.

Padre Gabriele

 

◊♦◊

 

1.7.1994 (-7) – XCIV MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE

Cari figli, perché le deformazioni della vostra mente non abbiano ad indurvi nell’inganno per il quale potreste non credere che l’ultimatum del Padre Celeste non veda questi tempi al loro esaurimento e possa protrarsi a tempo indeterminato dissuadendovi dall’urgenza di quella conversione capace di rendervi superstiti nell’era di Giusto, è bene che le comunicazioni del Cielo a

carattere universale si spengano nel silenzio affinché l’ascolto interiore di ciascuno di voi divenga un muto dialogo con Dio per il riscatto delle vostre anime.


Tutto questo cari figli non deve apparirvi strumentale giacché il Signore non si serve di artifizi, Egli può tacere ora poiché ha veramente detto tutto alla sua umanità. Voi non siete certo stati orfani di parole divine, né di manifestazioni straordinarie, né di consigli, né di ammonimenti, né di guide, sollecitazioni, inviti e finanche implorazioni rivolte a voi tutti da coloro che mediano fin dall’origine per l’ottenimento della vostra salvezza, prima tra tutte la Santissima Vergine Maria Mediatrice e con Lei anime sante, anime fulgenti, anime più meritevoli della gloria di Dio.    

Ebbene figli miei tutto questo sembra essere servito a ben poco giacché voi state nella maggior parte precipitando e per molti è ormai difficile risalire la china, non perché il Padre Celeste non conceda il suo tempo fino all’ultimo secondo utile della vostra vita umana e spirituale ma perché siete voi a non volerlo, a non curarvene quasi o certamente increduli che quanto annunciato possa realmente verificarsi.


Ebbene figli a breve saranno i vostri stessi occhi ad assistere alla verità proclamata nel segno della giustizia ma quel che dovete attendervi è che alla giustizia del premio dovrà precedere la giustizia del castigo. Infatti coloro che si saranno salvati non potrebbero mai dividere il gaudio della convivenza con il Giusto con coloro che non lo hanno creduto giacché questa manifestazione tanto attesa può succedere solo ad una antecedente manifestazione di Fede. E come potrebbe agire il Padre Celeste perché i superstiti non si confondano con i perduti? Così, come in principio, si servirà degli eventi della natura e del libero arbitrio perché coloro che non hanno meritato il paradiso terrestre ne escano mediante le circostanze che si verranno a creare.


Ecco, vedete figli miei, la vostra prima reazione a queste parole é quella di indagare su ciò che vi sorprenderà all’improvviso senza che possiate fare più nulla, è così che nei duemila anni vi siete perduti, e con voi i ministri di Dio che hanno istigato l’umanità a voltarsi indietro o a proiettarsi nel futuro tralasciando così quanto del presente costituisce la costante testimonianza del progetto divino che pur doveva giungere al suo compimento. E si è compiuto, si è compiuto con il nuovo avvento del Salvatore così come promesso, ma voi ancora una volta avete girato la testa dall’altra parte perché increduli o diffidenti, teologi nell’ignoranza più totale mentre Egli già cammina in mezzo a voi preceduto dalla sua Mamma.


E’ inutile figli, credete, che vi affanniate ancora a chiedere quanto può garantirvi il vostro benessere, voi sapete e vedete i gravi pericoli che incombono sul mondo intero e anziché rifugiarvi istintivamente, porvi al sicuro, voi domandate per meglio organizzare i vostri spostamenti. E non siete missionari poiché mai voi andreste a prestare il vostro aiuto a coloro che ancor oggi periscono dilaniati dalle bombe e dalla fame; se qualcuno ve lo proponesse voi sareste pronti a rispondere “è pericoloso” e allo stesso tempo pretendete rassicurazioni per le vostre vacanze.


Ma siete bestie o creature umane, non provate vergogna, vi sentite stanchi ma di che, forse dell’ozio nel quale versate nel corpo e nello spirito? E allora come possono giungervi altre parole se da secoli avete eletto a protezione della vostra ostinazione la sordità più assoluta? In questo silenzio figli dovete riconoscere l’avvertimento del buio ormai prossimo e ritirarvi nel raccoglimento più intimo per riconoscere ogni vostra colpa nell’attesa del grande boato che unendo i cieli con la terra tornerà a separare il male dal bene concedendo la vita solo a quest’ultimo. Ora le lancette di questo orologio scandiscono non più i secoli, non più i tempi lunghi delle generazioni e nemmeno gli anni, assai più breve è la corsa rimasta, tutto è pronto per essere ricordato nell’eternità.


Affidatevi cari figli alle espressioni viventi della parola divina, imparate a riconquistare la fiducia che è l’anticamera della Fede, chi sulla terra parla ancora per bocca del Signore continuerà a farlo conquistando il grande merito della generosità personale, ma il Padre Celeste manterrà con pochi eletti comunicazioni riservate che ciascuno tradurrà nella propria lingua perché si scrivano le nuove testimonianze del Verbo. Non ci si risponderà più fai questo, non fare quello, ma se voi presterete l’attenzione autentica del vostro spirito agli esempi che sono sulla terra, ricalcherete le loro stesse impronte fino a raggiungere la porta del nuovo tempio, potrete così cari figli far vostro il cammino di un altro al servizio di Dio, ma non potrete più manipolare la sola parola divina perché disattendeste così come avete dimostrato.


Vi benedico.

Padre Gabriele