LA GERUSALEMME CELESTE (AP 21, 1-8)
Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono:
“Ecco la dimora di Dio tra gli uomini!
Egli dimorerà tra di loro
ed essi saranno il suo popolo
ed egli sarà il ‘Dio-con-loro’.
E tergerà ogni lacrima dai loro occhi;
non ci sarà più la morte,
né lutto, né lamento, né affanno,
perché le cose di prima sono passate”.
E Colui che sedeva sul trono disse: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”; e soggiunse: “Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci.
Ecco, sono compiute!
Io sono l’Alfa e l’Omega,
il Principio e la Fine.
A colui che ha sete
darò gratuitamente
acqua della fonte della vita.
Chi sarà vittorioso
erediterà questi beni;
io sarò il suo Dio
ed egli sarà mio figlio.
Ma per i vili e gl’increduli, gli abietti e gli omicidi, gl’immorali, i fattucchieri, gli idolatri e per tutti i mentitori, è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. E’ questa la seconda morte”.
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1.9.1992 - I MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE
Cari figli, voi che ascoltate siete i privilegiati della grazia divina, giacché potete apprendere quanto il Signore intende trasmettere alle sue creature perché possano salvaguardarsi dai terribili drammi che attualmente affliggono il mondo intero ed essere pertanto riconosciuti quali superstiti dell’era nuova.
Colei che dà lettura di questo messaggio non è altro che una creatura come tante che ha accettato di vivere al servizio del Signore rendendosi strumento di diffusione di quanto dal cielo viene trasmesso per la salvezza di tutti gi uomini. Infatti è bene che i credenti ricordino che Dio ha sempre manifestato la propria esistenza attraverso coloro che umanamente si sono fati carico di darne testimonianza mediante segni straordinari capaci di convertire gli animi più disorientati e colpiti dalle avversità della vita in conseguenza dell’opera devastatrice di Satana. Ed è per questo che il mio spirito, così come fu durante l’intero arco della mia vita terrena, continua ancora oggi ad esprimersi secondo la volontà divina, attraverso colei che dal giorno della mia morte prosegue senza interruzione alcuna l’apostolato di carità per il quale fui noto al mondo come Padre Gabriele Maria Berardi.
Ed ecco figli miei quanto il Padre Nostro e la Mamma Celeste mi autorizzano a trasmettere perché possiate ritrovare nel Vostro animo messo a dura prova dalle circostanze attuali il senso della Speranza quale strumento di Fede in quell’unico Dio che è salvezza estrema per un’umanità morente nel peccato, nella corruzione, nella immoralità, nella profanazione di ogni valore, nella prepotenza del potere, nella sopraffazione sui deboli, nella deformazione del Messaggio Cristiano ad opera di chi male lo rappresenta, nella sofisticazione delle regole che permettono la convivenza tra il Bene e il Male.
Cari figli è tempo di mostrare la forza e il coraggio che il Signore mediante lo Spirito Santo infonde a coloro che si riconoscono quali soldati di Cristo, a coloro che sono pronti a combattere le legioni di Satana in tutte le sedi ove operano indisturbate sotto false sembianze di autorità sociali, politiche, istituzionali, è tempo di reagire a tutto ciò che affligge la nostra esistenza poiché dobbiamo credere che il Signore vuole il bene delle sue creature e questo bene che ci viene continuamente tolto dobbiamo difenderlo con la nostra perseveranza nella Fede E’ finito il tempo in cui gli uomini di potere si cibano delle nostre stesse sofferenze, è finito il governo del dolore e della miseria umana, poiché il Signore, Re del Cielo e della Terra, intende dar vita ad un’era nuova, perché sia ripristinato l’ordine delle cose secondo il suo piano originario, là dove diede compiti diversi all’uomo e alla donna, collocazioni distinte al lupo e all’agnello, responsabilità ripartite secondo i meriti, missioni affidate nel conferimento di doni straordinari per l’espletamento di funzioni estese a tutto il genere umano. E’ tempo che ciascuno di voi possa governare se stesso nella misera espressione del proprio spirito secondo la legge di Dio, che è cosa ben diversa da ciò che l’uomo pretende di imporre quale legge e che invece offende il senso della giustizia.
I tempi a disposizione per concorrere a tanta grazia si fanno sempre più brevi giacché in tutto il mondo si continua a seminare morte, si usano parole di pace mentre si popolano le strade di giovani armati, perciò dobbiamo tutti accelerare il passo mediante un buon ascolto della parola di Dio e combattere i mali di questa società, muniti solo di quell’arma infallibile che è la carità spirituale verso quanti sono caduti nel crimine perché emarginati da quei potenti che nel sangue degli innocenti ne hanno visto l’alimento delle loro stesse battaglie per le quali ogni giorno millantano fase promesse di pace.
Figli cari, non disperate, non pensiate che tutto è perduto, ancora il Signore è pronto a salvare le creature più fedeli perché fin da questa vita possano godere della divina promessa di bene; a voi, voi che in questo momento provate l’emozione di tanta misericordia si chiede solo un ultimo sforzo: resistete, non cedete, sono gli ultimi colpi che Satana infligge prima della sua definitiva sconfitta, abbiate Fede, è un’era di sofferenza che si chiude, ma quanti vedranno e riconosceranno i primi segni della nuova era, riscatteranno ogni loro sofferenza poiché il Signore restituirà a costoro la gioia nello spirito, il benessere nel corpo, il respiro nella mente, la semplicità nel cuore.
Invoco per voi tutti la potente benedizione del Padre Nostro.
Padre Gabriele
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3.9.1992 - II MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE
Miei cari figli, o meglio sarebbe dire figli della nuova era, giacché le parole che si emanano dal Cielo si rivolgono a coloro che intendono salvarsi nell’anima e rinunciare per sempre alle sofisticazioni diaboliche che confondono ogni giorno il cuore e la mente dell’uomo.
Poco è il tempo rimasto per perseverare negli errori peccaminosi che popolano il genere umano provocando morti e afflizioni senza speranza; poco tempo per ravvedersi da una vita che offende continuamente il Signore nel disprezzo totale delle sue leggi.
Ricordatevi che quanto l’uomo si trova oggi a subire non è altro che l’opera della sua stessa mano, poiché ben diverso sarebbe stato il regno terreno preparato da Dio per le sue creature! Ciascuno di noi porta sulle proprie spalle il peso grave dell’egoismo, dell’assenteismo verso l’altrui operato, poiché da tutto ciò si è originato il permissivismo per quanti si sono sentiti liberi nell’operare il male. Basti guardare all’attuale situazione in cui versa questa povera Italia! Quante vergogne avrebbero potuto essere evitate se ciascuno in cuor proprio si fosse fatto carico del dovere della testimonianza! Quanti hanno assistito impunemente alle ruberie altrui, ai crimini più sporchi senza far nulla per impedire il protrarsi di una realtà, poi divenuta sistema, una realtà che ha portato al crollo totale di ogni valore e di quanto altro era stato con fatica edificato da gente perbene.
Il Signore, figli miei, ha popolato la terra perché ciascuna delle sue creature si sentisse parte integrante di tutte le altre, e invece l’uomo ha cercato avidamente di vivere solo per se stesso estraniandosi da quanto ad opera di altri avrebbe potuto evitare.
Cari figli, è facile leggere il giornale e stupirsi delle azioni di questo o di quello, è facile additare questa o quella colpa, ma io vorrei chiedere, quanti di voi sapevano e non hanno detto nulla? Quanti hanno denunciato ciò che hanno visto con i loro stessi occhi? E allora, perché oggi vi meravigliate, criticate, e pronunciate sentenze? Dov’eravate voi? Forse su un altro pianeta? Questo è l’egoismo, figli miei, pensare solo per sé, muoversi solo se viene leso il nostro personale interesse. Questa è la colpa grave per la quale l’Umanità intera versa in tale drammatica realtà.
Il Signore ha voluta dare la testimonianza estrema del coraggio e dell’altruismo sacrificando sulla croce il suo figlio Gesù, chi di voi farebbe rischiare la vita della propria creatura per la salvezza di un’altra vita? Nessuno. E se vostro figlio vi confida che l’amico del cuore ruba, o uccide, o si droga, voi subito lo consigliate al silenzio, all’omertà, nessuno, nessuno di voi è pronto ad impedire un crimine se questo costituisce un pericolo per sé. E allora, figli miei, da questo momento, se volete sopravvivere oltre la fine dell’era di Satana, modificate il vostro comportamento nella prima espressione di vita terrena tra gli altri, con gli altri, per gli altri, ricordando quel comandamento tanto bello per il quale il Signore dice all’uomo: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Questo voleva dire il Signore alle sue creature, interessati del tuo prossimo, osserva quello che fa, correggi gli errori, impedisci il male, aiutalo nei momenti di debolezza, confortalo nella disperazione, rimproveralo nella caparbietà, sconfessalo nella menzogna, insegnagli la morale, fa’ di lui, del tuo prossimo, il tuo modello ideale di vita, nel bene, regalagli il tuo esempio senza esserne geloso, ama, ama, dona te stesso, questo voleva dire il Signore che non è stato compreso, che è stato disatteso.
Oggi il Signore lo ripete, ama il tuo prossimo come te stesso, e coloro che lo ascolteranno vivranno e la loro stessa mano sarà fonte di vita per quanti sono morenti, arsi nella fede. Figli miei, ricordatelo tutti, l’uomo cade e sbaglia quando cerca qualcosa che non riesce a trovare, ma in questo qualcosa c’è sempre l’amore. Non c’è amore tra gli uomini e allora ci si sente soli e questo induce il povero alle miserie più riconoscibili e il ricco alle sofisticazioni più pericolose. Lo vediamo ogni giorno, dallo scippatore in pieno giorno al politico della tangente, ma credetemi, davanti a Dio queste due creature sono uguali, anche nella realtà per la quale hanno peccato; ambedue sono prive d’amore, ambedue sole nei sentimenti, ambedue avide di beni terreni in conseguenza dell’assoluta mancanza dei beni spirituali. Sarebbe bastata una parola amica, un consiglio disinteressato e nessuno dei due sarebbe caduto tanto in basso.
Figli miei è la solitudine nel cuore che fa lavorare troppo la mente facendola sconfinare nei regni del proibito e questo sia d’insegnamento poiché amare e sentirsi amati è lo scudo poderoso che tiene l’uomo al riparo da tutte le tentazioni, perciò vi dico, perché possiate far parte della nuova promessa senza contaminazione alcuna, amate gli altri più che voi stessi, quando l’amore è comprensione, quando l’amore è autorità, quando l’amore è coraggio, quando l’amore è offerta di sé, quando l’amore è Fede.
Sia su di voi la benedizione del Cielo.
Padre Gabriele
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11.9.1992 - III MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE
Miei poveri figli, poveri, perché la maggior parte di voi versa in sì tristi condizioni a causa di chi approfitta dell’altrui debolezza nella mente e nello spirito per appropriarsi indebitamente di ciò che il Signore volle ripartire, secondo la sua infinita Giustizia, tra tutte le sue creature.
Siamo ormai nella fase più drammatica per il mondo intero, la fase che vede crollare ovunque il senso della democrazia con la conseguenza di vedere infrangere tutte le regole del buon vivere civile poiché la carne dell’uno servirà allo stomaco dell’altro. A questo siamo ridotti, a questo è ridotta l’Italia, l’antico paese rigoglioso di speranze e di storici valori! Figli miei siete attualmente sommersi dalle menzogne di chi tenta spudoratamente di salvare la faccia, misere menzogne a cui il Signore vi chiede di ribellarvi, con forza, con Fede, ma di ribellarvi senza permettere che la responsabilità del male compiuto da altri ricada indistintamente su tutti. Non è il senso della protesta che può salvare quanto ormai è stato distrutto, qui ci vuole un risveglio generale di tutti quegli animi apparentemente morti che ritornano ad esprimere in un coro comune il miracolo della Resurrezione. E allora figli miei, così come fu per Adamo ed Eva, assisterete alla fuga di quanti invano tenteranno di coprire le loro vergogne, e ai puri di cuore sarà finalmente restituito quel Paradiso Terrestre quale premio del Padre riscattato per i figli più meritevoli.
Cari fratelli in Cristo e di Cristo compagni di martirio, quante spade hanno trafitto il vostro cuore, quante spine penetrano ogni giorno nel vostro capo, ora però è tempo di Resurrezione, che ricada sui colpevoli il peso grave che è testimonianza di atrocità commesse dai servitori di Satana. Figli miei coraggio, è il Signore che invoca il vostro schieramento contro le forze del male, ostacolate con la forza dei soldati di Cristo quel nemico che avanza devastando quanto fu edificato per il bene di tutte le creature. L’unica legge che dovete rispettare è quella di Dio, poiché Dio nel trasmetterla all’uomo aveva previsto quanto sarebbe stato necessario per la regolamentazione dei diritti e dei doveri di ogni società. Altre leggi non rappresentano attualmente nemmeno le sembianze sbiadite della giustizia, esse servono solo a legittimare l’imbroglio, la corruzione, la criminalità, perfino l’omicidio, e allora, figli miei io vi dico, nel nome del Signore, infrangete queste leggi e liberatevi da ogni schiavitù che assoggetti il vostro spirito a chi è indegno di ogni autorità.
L’era nuova disconosce il potere del male in tutte le sue funzioni e coloro che ne faranno parte obbediranno direttamente a Dio rispettandone liberamente nel proprio cuore ogni desiderio, ogni invito, ogni insegnamento.
Figli miei, i rappresentanti di questo Stato vi hanno derubato di ogni valore morale e spirituale, ed ora osano chiedervi di rifocillare le loro tasche e assecondare le loro idee. Dai loro posti di potere si sono saziati del panne di onesti lavoratori, hanno profittato delle loro disgrazie emarginandoli dai luoghi di giusta provenienza, li hanno lasciati morire nell’attesa di false speranze, hanno defraudato il rispetto della morale concedendo l’illecito in tutte le sue forme, hanno alimentato il peccato modificando arbitrariamente la parola di Gesù, ed ora osano chiedere altri sforzi, altri sacrifici, altra carne da dare in pasto a bestie feroci insaziabili nella loro avidità. A questi uomini, figli miei, è tempo di dire basta, è tempo di rifiutare con forza ogni proposta che venga avanzata in nome della salvezza di questo Paese, poiché l’unica vera salvezza proviene dal Signore il quale si avvale di strumenti ben diversi da quelle luride manovre che operano i sofisticatori del male. Perché un Paese sia salvo è necessaria la purificazione di quelle anime contaminate dal peccato, e per questo fine non ci sono né tasse da pagare, né spese da ridurre, né patrimoni da alienare. Per questo scopo è necessario un solo attimo di docilità alla volontà di Dio che con la sua potenza è capace di spazzare e di riedificare per tutti il benessere dell’anima e del corpo. Coloro che rappresentano la salvaguardia dei vostri diritti, figli miei, se ne devono andare tutti e rendere liberi i loro posti di potere, devono tornarsene nei loro luoghi di origine e riflettere sul destino cui sono esposte le loro anime in assenza di una radicale conversione. E poiché cari figli parliamo di era nuova, nel concepimento dei futuri ordinamenti sociali e politici è bene inserire solo le nuove forze che possano rappresentare le giuste attese di una società morta e resuscitata e pertanto con nuovi bisogni fondati sulla naturale evoluzione dell’uomo. Non sono più attuali le vecchie denominazioni che fino ad oggi hanno differenziato un’ideologia da un’altra, queste saranno pur ricordate nella storia secolare dell’uomo ma il loro ciclo si è definitivamente esaurito insieme agli uomini che lo hanno rappresentato. Perciò cari figli volgete lo sguardo alle nuove proposte, badando di riconoscere tra queste solo quelle che esprimono il senso della difesa dei valori e della riedificazione, escludendo quanto invece è animato da solo spirito di protesta.
Questo messaggio, cari figli, intende esservi di guida per quegli orientamenti che adotterete e che dovranno costituire le fondamenta sane di una nuova era di bene e di speranza.
Giunga a voi tutti la mia benedizione solenne.
Padre Gabriele
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21.9.1992 - IV MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE
Cari figli, beati coloro che credono nella parola di Dio che si propaga nel mondo intero attraverso quanti si rendono disponibili alla testimonianza delle cose del Cielo.
Beati coloro che rifiutano di credere alle menzogne di chi ha ridotto l’Italia in brandelli ed ora chiede altro potere millantando impossibili ricuciture, o meglio risanamenti. Sì impossibili, perché è il Signore che impedirà ogni equilibrio tra le forze del male, il Signore non ha paura della guerra, della carestia, del dolore, non teme questo per le creature a lui fedeli, poiché esse rimarranno protette sotto il manto della Mamma Celeste, e le privazioni ricadranno su coloro che si sono cibati del pane altrui mentre milioni di innocenti muoiono ogni giorno privi di ogni alimento. Sì figli miei, siamo giunti alla resa dei conti, ma voi dovete sorridere giacché il vostro sacrificio annuncia la resurrezione dei credenti. Il Cielo in questi ultimi anni ha dato segni ben riconoscibili dell’esistenza di Dio, ma i potenti hanno preferito la cecità dell’anima per amore del denaro, della ricchezza sfrenata, della dissolutezza rispetto ad ogni valore. Quello che è più triste ancora riconoscere è che nemmeno tra i consacrati si è cercato di illuminare le coscienze verso scelte non contaminate dal potere, nemmeno tra i consacrati si è mantenuto puro l’esempio del bene materiale e spirituale, e non ci si è accorti del danno provocato dall’assenza di una parola chiara, coraggiosa, la parola che avrebbero dovuto pronunciare i ministri della Chiesa.
Eppure cari figli, il coraggio di Gesù è impresso in ogni pagina del Vangelo Gesù, è stato nella sua predicazione l’esempio della distinzione netta tra il bene e il male, e quando nelle parabole il male andava a coincidere con quelle autorità che avrebbero dovuto esserne esenti, Gesù lo ha smascherato, sempre, senza equivoci. E guardate invece quale messaggio hanno dato alcuni autorevoli prelati di fronte alla Chiesa, di fronte al corpo dei fedeli morenti a causa della corruzione altrui, questi prelati hanno detto, votate Democrazia Cristiana, hanno chiamato un’umanità tanto provata a mantenere l’unità nel voto dei cattolici in un solo e diffamato partito.
Vedete figli, questa è stata la più grave provocazione giunta al Signore, quella per cui il Signore ha deliberato di sancire con la sua potenza la fine dell’era di Satana, e sradicare le radici più profonde del male da una terra che può e deve riprodurre frutti sani. é grande la responsabilità di quella parte del clero che ha operato in tal senso, grave tanto più in un momento in cui l’uomo acuisce il proprio discernimento e sa ben riconoscere il consiglio sano, disinteressato , da quello mosso invece da occulti interessi di schieramento. Hanno detto, hanno osato dire, votate Democrazia Cristiana, ma non hanno saputo dire quale democrazia, quale spirito cristiano. E non potevano dirlo, figli miei, è forse democrazia appropriarsi di poltrone di generazione in generazione, mentre i vostri figli che hanno studiato, che si sono sacrificati, che hanno dimostrato il proprio impegno, non trovano un posto di lavoro, si annoiano, girovagano, si drogano per trascorrere un tempo che li vede già morti. E’ forse cristiano un partito che ruba, che patteggia col diavolo le cosiddette alleanze con chi non crede se non al denaro frutto del sangue che ogni giorno versano i vostri figli. Perché questi prelati non hanno detto ai signori del potere, andatevene, avete governato abbastanza, lasciate il posto ad altri, nel nome della democrazia, nel nome del senso cristiano che predicate, perché questi prelati non hanno volto lo sguardo ai giovani, invece di mostrarsi solidali con gli autori del male.
E la Chiesa di Gesù era forse questa? E cosa risponderanno ora tra pochi giorni quando l’esasperazione riporterà la gente nelle piazze, e rivivremo i tempi bui della guerriglia. Cosa risponderanno alla fame degli onesti lavoratori, diranno votate Democrazia Cristiana? Il rinnovamento nello spirito si origina dall’avvicendamento tra gli uomini, e se questo bel concetto fosse stato diffuso, spiegato, professato, il nostro Paese avrebbe dato corso alla sua storia attraverso volti nuovi, impedendo ogni stratificazione di meccanismi di corruzione ormai irreparabili. Cari figli, perché credete che l’attuale governo abbia presentato la situazione attuale dell’Italia in tutta la sua drammaticità? Forse si è indebolito un grande potere che era garante verso quella criminalità che rifocillava di tanto in tanto le casse dello Stato, quanto era sufficiente perché tutto potesse essere occultato agli ignari cittadini. Come dire, figli mie, che voi eravate mantenuti dai traffici, dalle pattuizioni più sporche, voi, il vostro onesto lavoro veniva gratificato dal denaro sporco che copriva i bisogni di questo Stato. Ecco perché il Signore ha detto basta, figli miei, anche se questo sarà un periodo drammatico, dovete credere che la vostra sofferenza produrrà presto il meritato benessere, poiché l’Italia cambierà definitivamente il proprio volto.
Figli miei, il Cielo a volte deve occuparsi anche di argomenti terreni, come il contenuto di questo messaggio, attraverso il quale deve giungervi il mio invito a resistere, resistere ad occhi aperti, ostacolare ogni manovra che punti ad attingere alle vostre tasche. Difendete il pane che deve essere nutrimento intoccabile per i vostri figli, non abbiate paura di quello che succederà, il Signore è anche il re di tutte le battaglie, e per i suoi soldati fedeli ha già pronta una vittoria che riporterà la pace tra i popoli risanati da ogni presenza diabolica dalla quale sono stati ingiustamente gestiti.
Vi benedico tutti.
Padre Gabriele
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29.9.1992 - V MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE
Cari figli, quanto il Cielo intende trasmettervi attraverso questo messaggio può essere da voi ricevuto nella stessa misura della vostra Fede, giacché il Signore mediante i suoi strumenti non passa con violenza nei cuori chiusi di chi non crede. Perciò il frutto delle mie rivelazioni può essere disatteso o raccolto come nettare prezioso nel calice della predilezione, ma in nessun modo, da nessuno e per nessun motivo può essere strumentalizzato o fatto tacere. Dio parlò all’uomo fin dalla creazione servendosi delle creature più disponibili alle quali nel corso dei secoli conferì il dono della profezia quale guida per tutti i credenti in un cammino umano secondo la volontà del Cielo. Non c’è da stupirsi se Dio ancor oggi intende aiutare il suo popolo mediante l’evento soprannaturale, giacché vede morire le sue creature, giorno dopo giorno, nel buio fitto di un mondo privo della luce della Speranza, dell’insegnamento della dottrina cristiana, dell’esempio pratico del bene nella vita quotidiana dell’uomo. C’è piuttosto da rinnovare la nostra gratitudine al Padre per il privilegio che concede ai suoi figli più fedeli nel conoscere anzitempo quanto travolgerà senza rimedio i sordi nell’anima, i senza Dio, i pionieri della mente, i soldati di Satana.. Per costoro il tempo è finito, fu annunciata la loro fine, in questo tempo, fin dalla venuta di Gesù sulla terra, per la conversione dei cuori e delle anime, molti però non hanno creduto, ed ora assisteranno tra breve al loro stesso massacro. Per voi, figli miei, che vi siete mantenuti semplici, per voi che non avete rifiutato quanto il Signore ha voluto manifestarvi attraverso gli apostoli, i discepoli, le apparizioni, le comunicazioni celesti, e quanto altro ancora vi raggiungerà attraverso creature predilette, per voi figli miei ci sarà la salvezza promessa, e non solo nel mondo dell’eternità, ma anche in questa terra per molte altre generazioni subito dopo la chiusura di questa era.
E allora figli cari, è necessario che in un momento tanto drammatico quale quello attuale, è necessario che non vi scoraggiate, il Signore vi chiama a raccogliere tutte le vostre forze, poiché siamo giunti ormai al confine tra il mondo della perdizione e quello della riedificazione. Tra poco vivremo giorni di grande sofferenza poiché l’opera del demonio offrirà il meglio di sé, ma la vostra fede nell’ascoltare i messaggi del Cielo, dovete utilizzarla per prevenire il peggio, per ricercare intorno a voi quei segni rivelatori di quanto fu trasmesso all’uomo da colui che ben descrisse nell’Apocalisse ciò che già state vivendo. Il mondo ormai è alla fine del suo disfacimento, guerre carestie, calamità, travolgono ogni giorno milioni di vite umane, ma di tutto ciò si dà una spiegazione scientifica, terrena, nulla che sfiori nemmeno lontanamente l’esecuzione di un piano di Dio. Satana è sofisticato, vuol prendere tutti nella sua rete, confonde le menti, le vostre menti e voi leggete i giornali, ascoltate la televisione, come se tutto fosse normale, casuale. No figli miei stiamo vivendo i tempi annunciati della resa dei conti, l’orgia del potere si è esaurita, ciò che fu edificato da mani contaminate crollerà, mentre sulle distese vergini di chi ha osservato la legge di Dio sarà riedificato il suo nuovo tempio. Ora però non c’è tempo da perdere, dobbiamo dal Cielo operare secondo quanto occorre a questo salvataggio estremo perché sul campo di battaglia giaccia il minor numero di vittime. E allora, senza allarmarvi, ma con calma, con Fede, comportatevi in questi giorni come se doveste affrontare una guerra dalla quale intendete uscire vittoriosi. E quando si respira aria di tensione, è bene figli miei prevedere anche i momenti di maggiore necessità, così come deve fare il buon padre di famiglia prima di affrontare un viaggio di cui non si conosce né la meta né la durata. La situazione in cui versa l’Italia è incerta come un itinerario sconosciuto, è pertanto è bene figli miei che riforniate il vostro bagaglio di tutto ciò che possa concorrere alla sopravvivenza vostra e della vostra famiglia. Usate il buon senso negli approvvigionamenti, pensate sopratutto a ciò di cui l’uomo non può fare a meno, prevedete qualche malanno e procuratevi i medicamenti necessari, fate rientrare i vostri risparmi perché siano ben posti al sicuro da eventi improvvisi, risparmiate nei consumi perché tutto possa essere sopportato senza episodi drammatici per la vostra resistenza, rimanete sereni nell’anima ricordandovi che i vostri padri, i vostri nonni, hanno superato momenti altrettanto difficili senza cedere allo scoraggiamento, e sopratutto figli miei, pregate, perché il passaggio nell’era nuova sia clemente per quelli che sopravviveranno e che dovranno trovare la forza di riedificare quanto restituirà un mondo pulito al mondo, così come uscì dalla mano del suo Creatore.
Figli miei, sappiate però che seppure accadrà quanto è stabilito, questa sofferenza potrà essere sopportata in modo diverso secondo la forza che dimostrerete nel contrastare gli ultimi attacchi del male. Perciò lottate, scendete in piazza voi che vi riconoscete figli di Dio, scendete in piazza e sedate gli animi degli esasperati, rassicurateli nei loro bisogni con la forza delle scelte che andrete a fare dopo aver cacciato gli attuali uomini del potere dai loro posti, perché debbano fuggire vergognandosi, come fu per Adamo ed Eva, per aver tradito miseramente quanto il Signore aveva loro affidato a protezione di tutta l’umanità.
Vi benedico affidandovi alle cure della Mamma Celeste.
Padre Gabriele
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4.10.1992 - VI MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE
Figli miei convertitevi! Siamo ormai giunti all’ultimo disperato richiamo del Signore tanto è vicino il tempo che segnerà la fine degli asserviti a Satana. Lo scontro tra le forze del male e quelle del bene è inevitabile e il Signore trionferà su ogni menzogna, ogni sofisticazione, ogni tentativo di inquinamento della mente umana. Tutto è già iniziato e non ve ne accorgete, pretendete di leggere con gli occhi di carne quanto può essere compreso solo con gli occhi dello spirito, e così vi ritroverete travolti dalla potenza impetuosa e vendicativa di Satana che farà di voi l’ultimo suo pasto.
Guardate figli quel che accade intorno a voi, guardate e temete il peggio che è ormai alle porte, non attendete l’irreparabile, non cadete nella trappola di chi vuol farvi credere dell’infinita pazienza di Dio su questa terra. La pazienza, la bontà, la carità, l’amore, il Signore le userà nel senso infinito quando si troverà a giudicare l’universo per la definizione dei luoghi celesti che spetteranno a ciascuno di voi, ma su questa terra è giunto il tempo finito di Dio, quello in cui Egli in forza della sua misericordia ha dovuto dire basta, basta al peccato, basta alla profanazione della morale, basta alla distruzione totale di ogni valore, basta per permettere la salvezza almeno di una piccola, piccolissima parte della sua umanità, delle sue creature. Erano tante all’inizio, era un bel gregge, al seguito di un solo pastore. Poi la prima tentazione, il richiamo di un altro, l’illusione di distese più verdeggianti ed ecco che il popolo di Dio ha cominciato a dividersi, un po’ qua e un po’ là, fino a ridursi a quelle poche pecorelle che non hanno osato tentare, si sono sentite deboli, umili, e si sono salvate.
Ma anche queste poche, figli miei, ora sono in pericolo giacché il male le sovrasta continuamente, le obbliga alla violenza, alla prepotenza, alla disobbedienza, e allora è necessario correre al riparo, prima che sia troppo tardi. Ecco la premura di Dio, la fretta dei tempi, è Lui che accelera quanto era già previsto anzitempo, perché il piccolo ovile, benché piccolo, possa rigenerare quel gregge prediletto andato perduto. E allora figli mie, piegate le ginocchia, addolcite i vostri cuori, lavatevi dalle vostre lacrime ogni impurità, perché volete rimanere esclusi da tanta grazia? Pensate forse di poter dominare la natura? Il buio lo deciderà il Signore voi non potrete far nulla. La terra tremerà e voi non potrete fermarla. I mari e le piogge travolgeranno interi paesi e voi vi annegherete insieme alle vostre nefandezze. I venti forti sradicheranno gli alberi più tenaci e vi ricadranno addosso spezzandovi nelle membra. Il fuoco brucerà ogni vostro male nel segno della purificazione e voi vi arderete dentro ritrovandovi solo polvere. E i vostri figli, creature innocenti, strazieranno il loro dolore per colpa vostra, udranno solo spari e osserveranno il sangue scorrere sotto i loro piedi senza comprendere l’atroce ragione. Coraggio figli mie, un atto di coraggio e potete farcela anche voi, perché volete essere i protagonisti di tanto disastro? Convertitevi, convertitevi, libratevi da ogni male, da ogni delitto che pur avete commesso, invocate il perdono di Dio, Inginocchiatevi davanti a Lui. Voi, uomini di potere, fermate la vostra ingiusta mano su quanti non possono difendersi dalle vostre prepotenze, dalla vostra arroganza, dalle vostra iniquità. Pentitevi sinceramente senza vergogna ma con l’umiltà di chi vuol riparare, di chi vuole riscattare se stesso e la vita dei propri figli dalle colpe che possono ancora essere cancellate. Il Signore è padre buono e misericordioso, sa guardare allo spirito delle proprie creature in ogni momento, anche di quelle più responsabili purché vi legga la sincera volontà di riparare. Uomini del potere, uomini della politica, restituite quel pane che avete tolto dalla bocca degli innocenti, badate che quel pane nelle vostre bocche diverrà presto veleno mortale, riponetelo nelle mani tese di chi muore per la fame. E tu, che ti fai garante di ogni ingiustizia, garante dei diritti dei cittadini, tu che preghi e invochi la Mamma Celeste, perché stai a guardare, perché non mostri il coraggio della Fede che dici di avere? Bada che la tua responsabilità è massima, e se esiterai ancora tutto ricadrà anche su di te, al Signore non interessa che la tua personale anima sia pulita, poiché tu hai accettato di salvaguardare il bene di altri. E cosa aspetti? I poteri li hai e devi usarli, caccia via gli autori di tanto male, poiché sappi fin d’ora che essi hanno già perso ogni potere né mai più lo riavranno. Non aspettare però le grida della disperazione, il crollo di questa democrazia è già annunciato e tu non potrai sorreggere le mura tanto franate se non le cementerai tu stesso con un atto di autentico coraggio. Tra poco sarà guerra e dovrai star chiuso anche tu nei regni che occupi e non sono tuoi, essi appartengono al popolo e al popolo ritorneranno o attraverso il recupero della giustizia o attraverso la temuta violenza.
Voi però che credete di essere forti, badate che sarete i primi a scappare inseguiti dal dolore di chi è giunto alla sua esasperazione poiché Dio permetterà che prima della sua ultima punizione, ricada su di voi la punizione dei fratelli traditi.
Vi benedico.
Padre Gabriele
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13.10.1992 - VII MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE
Cari figli, ancora sembra non bastare lo spettacolo drammatico cui assistiamo quasi inconsapevoli mentre c’è chi decide giorno dopo giorno il destino dell’umanità.
Non si è ancora sazi di rovine, il mondo versa nell’ultima condizione prima della chiusura di questa era, i paesi sono in guerra tra loro, le calamità naturali si alternano di regione in regione, l’economia divora il frutto sano del sudore della fronte, il futuro dei giovani è sbarrato dalla protervia di chi ha deciso di divorare anche l’ultima scintilla di speranza che possa incoraggiare il prosieguo di un cammino pur tanto faticoso. E ancora la vostra sofferenza è amministrata dal diavolo, perché produca ancora sofferenza pronta ad alimentare le arringhe del potere, ancora non si vuole cedere di fronte al fallimento più clamoroso di un sistema fondato sul male. E c’è chi richiama il popolo a conservare la fiducia nello Stato, nelle istituzioni, come se queste non fossero rappresentate da uomini, come se l’effetto pratico del benessere sociale scaturisse da un puro fatto teorico. Ancora provocazioni, provocazioni e violenze contro la comprensione dei più indifesi che altro non conoscono se non le privazioni cui sono sottoposti ad opera dei ladri legittimi del crimine.
E che cos’è lo Stato, che cosa sono le istituzioni se non apparati ove qualcuno è delegato a decidere quanto devono mangiare i vostri figli, quando possono essere curati, quando devono interrompere gli studi per mancanza di alimenti, quanto deve durare la fatica di un padre perché il lavoro di una vita intera possa essere dignitosamente riconosciuto. Che cos’è lo Stato se non la bilancia più corrotta ove vengono falsate le misure della condizione umana. A quale fiducia ci si richiama, verso chi, verso quali altre millantate promesse, quali sono gli esempi attuali meritevoli di una rinnovata fiducia.
Non c’è nessuno che possa mostrarsi degno della buona fede degli onesti, nessuno che abbia mostrato il coraggio di reagire ed impedire quanto sta diventando un vero e proprio calendario di morte.
La vostra morte, figli miei, giacché vi si uccide anche nel cuore senza pietà alcuna, purché si conservi a tutti i costi un potere esaurito ormai da tempo. State camminando come Gesù, sulla via della croce, siete stanche ma ancora dovete sopportare sulle vostre piaghe i colpi spietati di chi dopo essersi alimentato della vostra vita ora si rigenera con la vostra morte. Ma allora figli miei ricordatevi l’insegnamento di colui che rappresentò sulla terra il massimo esempio della rivoluzione. Sì rivoluzione giacché è urgente ribaltare questa piattaforma di nefandezze unico nutrimento rimasto. Gesù mostrò tutto il suo coraggio, quando con le stesse sembianze di un uomo disse: “Io sono il figlio di Dio”. Gridatelo, imponetelo, difendetelo anche voi il vostro nome, avete l’autorità per farlo, di essere i figli di Dio, i diretti discendenti del Padre, coloro che possono e debbono riedificare le mura di un tempio distrutto. Basta col rimanere schiacciati sotto le macerie del potere, smuovete le pietre che vi hanno tirato e ripopolate con la vostra vita quanto ha ormai l’amaro sapore della morte.
Figli miei, agite, qui si tenta ancora di rappezzare gli stracci, non c’è più nulla che possa essere recuperato se non la vostra Fede che deve testimoniare ora più che mai la più ferma determinazione nell’impedire ogni assestamento. Non fidatevi, riprendetevi il vostro, toglietelo dalle mani di chi vi promette l’inesistente, la situazione può precipitare da un momento all’altro e qualcuno potrebbe dirvi, ci dispiace non possiamo darvi quanto avete guadagnato, non possiamo farvi disporre di quanto avete risparmiato, e allora, in quel momento che farete? Sarete provocati nel lato peggiore della esasperazione umana e non vi fermerete più dopo essere precipitati nell’abisso della violenza. No, figli miei, dovete precorrere i tempi per evitare il disprezzo della vita che è dono di Dio, dovete usare subito i poteri che vi sono conferiti fin dalla nascita, e contrastare ogni decisione che chiami in causa i vostri sacrifici.
Che si sacrifichino i potenti, che rinuncino alle scorte, agli autisti, ai viaggi, alle rappresentanze, che diano prova di navigare sullo stesso vascello di chi soffre, anziché limitarsi a guardare i naufraghi col cannocchiale della indifferenza. Uno solo dei loro stipendi è la fatica dura di un intero anno di un lavoratore, è ora di cambiare, è ora di ricambiare, è ora di far sentire gli uomini uguali tra di loro, e non solo davanti a Dio, ma anche e soprattutto davanti al popolo. Ora vi faranno credere che tutto si aggiusterà, si aggrapperanno alla buona volontà di un paese civile, provato e desideroso di pace, e continueranno ad essere i parassiti della vostra esistenza.
Non permettete questo, non fidatevi, ci sono già accordi sporchi per i quali vi troverete indifesi, soli, sprovveduti, senza pane e senza tetto, ribellatevi ora che siete ancora in tempo, perché solo ribellandovi potrete dire di difendere la democrazia, altrimenti figli miei, sopporterete solo il protrarsi di una dittatura che uccide lentamente col veleno della corruzione, divorando gli ideali perché il futuro appaia sempre più nero.
E allora schiarite con il vostro coraggio questo cielo denso di nubi che minacciano il più terribile degli uragani, inneggiate al sole propizio per la battaglia degli umili che devono riscattare la dignità dei poveri, dalla miseria dei potenti.
Vi benedico.
Padre Gabriele
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20.10.1992 - VIII MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE
Cari figli, il Signore è puntuale secondo l’orologio della perfezione infinita per la quale ha previsto nei tempi attuali i cicli di destabilizzazione mondiale perché possa essere definitivamente conclusa l’era del diavolo nel proseguimento del tempo di Dio per coloro che rimarranno superstiti alle insidie dell’opera satanica. Quando vi annunciai l’imminente tremore della terra ben sapevo che in diversi paesi del mondo migliaia di persone sarebbero perite sotto le macerie di quella perfidia umana che deve scomparire dall’animo di ogni creatura di Dio. e così si sta verificando nonostante la cecità deplorevole di quanti rifiutano di riconoscere il vero scaturito dalla profezia divina . Vi parlai anche delle calamità acquose, ma nemmeno il triste spettacolo delle alluvioni che hanno colpito intere città e coltivazioni, nemmeno tanta tragedia ha scosso i cuori di queli che ancora attribuiscono al caso gli eventi attuali. E vi annunciai per la città di Roma il risorgere dell’eversione che avrebbe nuovamente coinvolto i nostri figli in quello spargimento di sangue che inneggia in modo crescente alla violenza. E tutto ciò si è verificato con commenti anche autorevoli tesi piuttosto a moderare le preoccupazioni anziché a sollecitare le coscienze verso la consapevolezza di un dramma che ricomincia a vivere.
Ma se tutto ciò, figli miei, non basta a voi perché riconosciate la mano potente di Dio che vuole impedire la totale perdizione delle anime, se tutto ciò non vi basta ancora, sappiate che il Signore non pone limiti al suo intervento, poiché lui vi piegherà le ginocchia incallite nella perseveranza nel male, finché non riconoscerete la sua volontà in tutti quegli eventi che richiamano il mondo intero all’esame delle singole coscienze.
Dio questa volta non si fermerà poiché si è compiuto il tempo concesso al regno di Satana, e tutte le sue legioni dovranno essere rase al suolo insieme a coloro che si sono resi strumento di quell’opera disastrosa che ha visto cadere in pezzi il tempio della spiritualità e della morale.
Figli cari, se a breve vivrete tempi peggiori badate che questa è la vostra scelta giacché tanta è la vostra ostinazione che vivete normalmente come se l’annuncio dell’Apocalisse non riguardasse questa vita terrena. E allora che aspettate nel ripulirvi nell’anima e riscattare quel po’ di bene che ancora non avete sporcato nelle vostre stesse mani? Che aspettate a contrastare la prepotenza del potere che riproduce consapevolmente gli effetti della lotta armata? Non servo esperti, o studiosi del fenomeno eversivo per leggere l’esasperazione degli animi, serve la vostra forza, figli miei, il vostro coraggio, la vostra determinazione. Dovete correre e impedire il riassetto di questo governo poiché si saranno ripristinati gli attuali equilibri politici, voi vi ritroverete a vivere i vostri giorni tra un attentato e l’altro, in un clima di guerriglia che vi colpirà ciascuno anche nell’ambito della vita privata.
Cari figli, non c’è nulla da fare se non precorrere il tempo brevissimo che ancora ci separa dalla guerra civile, il Paese è stanco, provato e pronto, pronto a combattere con le armi, ma anche pronto a dare pacificamente un volto nuovo a questa povera Italia . E allora figli miei, prediligete questa seconda ipotesi, non è poi tanto drammatico richiamare i cittadini a riesprimere il proprio voto sulla base delle tristi scoperte sul piano morale cui si è addivenuti negli ultimi mesi. E’ doveroso anzi da parte delle massime autorità dello Stato consultare nuovamente coloro che prima non sapevano, non conoscevano, che si orientavano ancora permeati di vecchie dottrine politiche, è doveroso che oggi vi si richiami perché le nuove scelte politiche tengano conto di chi ha indebitamente usurpato la buona fede del popolo.
Cari figli, l’economia è sull’orlo di un precipizio che sarà messo in evidenza all’improvviso, nel momento in cui non potrete fare più nulla. Badate sul vostro Paese ci sono interessi conflittuali a livello internazionale per i quali l’Italia potrebbe essere affondata anche da quelle potenze che si dichiarano alleate. E’ questo un evento che può essere evitato solo modificando interamente la classe politica e l’attuale sistema dei partiti perché l’immagine riscattata di un Paese onesto eviti le azioni di sciacallaggio da parte di chi non può più affidarsi al potere della corruzione.
Cari figli, chiedete a gran voce nuove elezioni e desautorate coloro che vi rappresentano in Parlamento in conseguenza delle menzogne per cui siete stati indotti a scelte sbagliate, chiedete a gran voce quanto vi spetta secondo la Costituzione Italiana e così eviterete un disastro memorabile nella storia di tutti i tempi. Nuove elezioni politiche ci vogliono anche perché a breve si dovrà far fronte a quanto si renderà necessario in conseguenza di nuove calamità che sanciranno per l’intero Paese un lungo periodo di disagio e di sofferenza. Solo persone oneste e soprattutto volti nuovi saranno in grado di guidare i vostri animi verso una generale riedificazione di tutte le cose secondo il buon senso che non può ignorare le cause di tanto male.
Non vi fidate, poiché coloro che si appellano alla vostra fiducia non sono più in grado di controllare quanto si sta determinando all’interno di intere strutture private e di Stato in un esercito già incolonnato per affrontare una battaglia senza limite. dovete evitare tanto male, per i vostri figli, per le vostre famiglie, dovete sedare gli animi dimostrando un nuovo atteggiamento di partecipazione viva alla sofferenza altrui nell’immediatezza di decisioni tali da sradicare definitivamente nel Paese l’intero sistema politico quale testimonianza viva di rinnovamento.
Vi benedico.
Padre Gabriele
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27.10.1992 - IX MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE
Figli miei, quanto scetticismo ancora nei vostri cuori! Quanta incredulità verso i disagi che pur state vivendo con tante sofferenza! Perché affidate al caso ciò che proviene dalla volontà di Dio? Vi sembra forse un Dio cattivo, quello che permette le alluvioni, le stragi, i terremoti, la miseria, la disperazione? Foste forse voi buoni quando inchiodaste sulla croce suo figlio Gesù? Quando nemmeno con la sua morte offerta per riscattare le vostre anime avete cessato di peccare? Dimenticate forse che Dio ha manifestato all’umanità, oltre che il suo infinito amore, la sua infinita giustizia? E secondo voi è giusta la condizione in cui versa attualmente il mondo intero? Sono forse applicati i criteri di equità, di fratellanza fra i popoli? No, figli miei, nulla che sfiori il più generale concetto di giustizia, il mondo purtroppo si basa sulla sopraffazione, il bene comune è un osso da spolpare che appartiene al più avido, al più prepotente, al più violento, al più corrotto. E allora, cari figli, che l’uomo sia messo pure a confronto con la potenza del Signore che supera ogni forza terrena, che osservi come il Signore muove le montagne e scatena i venti e fa ardere i boschi e apre le voragini nella terra e seppellisce le città nei nubifragi. Osservate attoniti quella potenza che avete rinnegato nel vostro cuore, tremate ora, toccate con mano la vostra impotenza, la vostra nullità, e invocate l’unico Dio che ancora oggi può avere misericordia di voi.
Figli miei, voi ancora riponete fiducia in coloro che vi ingannano continuamente, voi ancora vi nascondete con la vostra vigliaccheria dietro le menzogne di cui siete ben consapevoli, ma dov’è la vostra dignità, la vostra morale, non è rimasto più nulla dei valori che nacquero con voi, per voi, per il vostro cammino terreno, avete seppellito ogni cosa nella tomba dell’ignavia, o ancora, in fondo del vostro cuore, ascoltate il soffio flebile del timor di Dio?
Il timor di Dio, quel sentimento che accompagnava l’uomo dall’alba al tramonto, perché non fosse solo di fronte alle difficoltà della giornata, perché fosse forte di fronte alle tentazioni, perché frenasse il proprio istinto, reagisse alla propria fragilità, il timor di dio, nessuno di voi sollecita nelle coscienze fragili dei giovani quel sentimento capace di evitare tante cadute, eppure ogni giorno assistiamo al male che proviene dalla debolezza, dall’insicurezza, dal poco discernimento: Cosa fa un bambino che resta solo in casa e gli viene voglia di toccare quanto la mamma ha proibito? Sì, qualche volta disobbedisce, ma il più delle volte, tanto è presente la volontà della mamma, il più delle volte si sente guardato, ha timore, ed è fedele alla promessa fatta.
E così l’uomo, figli miei, ogni cosa che fa, ogni azione che compie, dovrebbe sentirsi guardato da Dio, e allora, anche quando manca della forza o della volontà, basterebbe pensare, Lui mi sta guardando, Lui mi giudica, Lui, il Signore, non vuole, basterebbe questo pensiero per astenervi da quanto reca male. Questo è il timor di Dio, questo è quel sentimento che non esistono più nelle coscienze che si sentono libere di disporre il male del prossimo. E allora perché vi stupite, perché dite “che brutto periodo stiamo passando” non l’avete forse determinato voi? Se tutto quanto accade vi fosse stato risparmiato dal Signore, sarebbe stato l’atto di maggiore ingiustizia da parte di Dio, poiché Dio aveva dato all’uomo delle leggi da osservare nella vita di tutti i giorni, aveva avvertito l’uomo di quanto si sarebbe verificato se queste leggi fossero state disattese, e Dio non scherzava all’origine, nonostante avesse immolato il suo stesso figlio, nonostante la Mamma Celeste si sia manifestata all’umanità, anche in via straordinaria per implorare la conversione dei cuori, il pentimento dei cattivi, Dio aveva annunciato un tempo entro il quale sarebbe giunta la sua risposta. Figli miei, questo tempo lo state già vivendo e non ve ne accorgete. E’ il tempo dell’Apocalisse, è il tempo dell’apertura di quei sigilli entro i quali la misericordia di Dio ha trattenuto la sua stessa giustizia, ma è un tempo che si è ormai concluso. Perciò figli miei documentatevi, leggetevi il libro sacro e riconoscetevi gli eventi attuali, riconoscetevi le vostre mancanze frutto di tanto male, e se potete, evitate il peggio, ricordatevi che siete ancora in tempo per attutire i colpi della giustizia di Dio poiché non è venuta meno la sua misericordia, ma non fingete a voi stessi, ai vostri figli, metteteli in condizione di fare quanto voi stessi non avete fatto.
Dal cielo provengono segni in tutte le parti del mondo, osservateli, non date retta a quei consacrati che non credono a quello che predicano, fatelo voi un atto di fede estremo in quei messaggi che vi manda la Mamma Celeste, che vi manda Gesù, che vi mandano i santi e quanti altri godono dei doni straordinari di creature che vivono sulla terra con la stessa funzione di testimonianza che fu conferita agli apostoli, ai discepoli. Non siate scettici, chiedete il dono del discernimento ma affidatevi a quanto proviene dalla grazia di Dio. Pensavate forse che il Signore tacesse all’uomo, alle sue creature i pericoli della perdizione? No, il Signore parla ancora figli miei, e parla secondo il vostro modo di ascoltare, di capire, di comprendere, adotta il vostro stesso linguaggio perché nessuno possa un giorno dire, non avevo capito, non mi era stato detto. Egli parla perché il suo giudizio finale sia privo di scrupoli poiché tutti, indistintamente, hanno anzitempo avuto modo di ascoltare e la possibilità di salvarsi dalla perdizione eterna.
Vi benedico.
Padre Gabriele
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5.11.1992 - X MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE
Figli miei, quanto a voi proviene dal cielo sembra contrastare con ciò che effettivamente costatate e vivete sulla terra. Dovete però credere che gli occhi umani godono di una vista solo apparente, a differenza degli occhi dello spirito che vedono là dove agli uomini non è concesso. Infatti quanti di voi applicheranno la Fede, regolandosi di conseguenza secondo le indicazioni, profezie ed insegnamenti contenuti nei messaggi che il Signore mi autorizza a trasmettervi, costoro si salveranno a differenza di tutti gli altri, ahimè la maggior parte, che offenderanno la Fede limitandosi ad osservare ciò che gli iniqui intendono far credere. E’ il caso di dire, figli miei, non è tutt’oro quel che riluce, ma poiché ormai sembrate esservi abituati ai falsi, è anche possibile che vi accontentiate dei luccichii che abbaglieranno la vostra anima impedendovi di salvaguardarvi dai pericoli che incombono su di voi. L’ottimismo dovete conservarlo per tutto quello che verrà dopo, dopo il definitivo passaggio nella nuova era, l’ottimismo verso le cose pure e semplici che costituiranno in un mondo più pulito i semi fertili per le grandi cose. Ma per carità, figli miei, non sciupate l’ottimismo in ciò che state vivendo nell’attuale situazione, non ci sarà nessuna ricomposizione indolore dello stato sociale, e coloro, comprese le massime autorità dello Stato che vogliono sollecitare in tale direzione la vostra speranza, si assumono agli occhi di Dio la responsabilità di cui voi comunque andrete a subire.
In questi giorni si argomentano proposte e opinioni inapplicabili che vogliono gestire di voi le illusioni di chi deve aggrapparsi a qualcosa, ma tutto quello che vi si dice da certi autorevoli pulpiti è falso, è spudoratamente falso, e voi dovete esserne consapevoli. A Roma coesistono tutti i vertici della criminalità organizzata e delle nuove realtà eversive che ormai tengono in pugno le istituzioni potendole ricattare per la corruzione che vive in esse.
Tale convivenza tra diverse forze del male risulta ormai impossibile giacché le garanzie delle fonti apparentemente legittime sono tutte venute meno, e questo esaspererà i conflitti all’interno di tutto il sistema politico e sociale del nostro Paese, fino a mettere i cittadini di fronte ad una realtà di guerra civile e di totale miseria.
Perciò, cari figli, provvedete subito, anzitempo, procuratevi ciascuno nel proprio ambito familiare i mezzi e i sostentamenti per sopravvivere ad un lungo periodo di gravi difficoltà, siate prudenti e previdenti, giacché del vostro nelle attuali mani che gestiscono gli interessi dell’Italia, nulla vi ritroverete e dovrete ricominciare da zero, un cammino di vita fatto di lavoro, di sacrifici, di privazioni, e di sofferenze. Questo però non deve demoralizzarvi, poiché il Signore, per i puri di cuore e per i forti nella Fede, utilizzerà questo ulteriore ed ultimo disagio per il bene vostro e delle vostre famiglie, poiché niente del vostro dolore sia sprecato e inutile, ma tutto venga ricondotto nel piano di Dio di cui solo i meritevoli faranno parte. Per tutti coloro invece che tanto male hanno operato ardano le fiamme dell’inferno fino a bruciare anche il loro stesso ricordo, poiché in costoro non fu certo l’errore umano a provocare tanto disastro, ma piuttosto la scelta consapevole dell’altrui male riciclato per il proprio benessere.
Questa è la giustizia di Dio, promessa prima di tutti i secoli e finalmente giunta a chiudere il periodo entro il quale Satana poteva concorrere al trono. Il re delle tenebre è risultato perdente e e la battaglia del bene contro il male si conclude con la vittoria del regno di Dio, poiché, cari figli, è bene che sappiate che se da un solo seme cattivo nulla può scaturire, è pur vero che da un seme buono si può far rinascere l’universo intero. E questo è quello che a breve vivrete e allora riconoscerete la potenza di quel Signore, l’unico, il Signore che fu artefice del Paradiso per gli eletti, diede la mano della misericordia a quanti sbagliarono senza volerlo, e scacciò via per sempre coloro che rimasero affascinati dalle lusinghe di Satana. E allora, figli cari, il cielo vi invita a leggere nel vostro cuore e non nelle parole altrui, poiché godrete della illuminazione dello Spirito Santo per la quale eviterete la trappola diabolica di chi ancora tenta di abbindolarvi. Lasciate perdere ciò che vi rasserena mentre vi mantiene schiavi di un sistema fondato sulla convivenza tra il bene e il male, mostrate il vostro coraggio e imponete la sana esigenza del solo bene, il bene dell’anima, dal quale scaturirà anche il benessere per una serena conduzione della vostra vita.
Non accettate compromessi, è il tempo della chiarezza, è il tempo in cui la miseria della corruzione deve essere definitivamente abbandonata per lasciare il posto a quella antica povertà che vide gli ultimi divenire i primi. Riconoscerete Gesù nella semplicità del vostro cuore e lui si farà riconoscere rispondendo a tutti i vostri bisogni, a tutte le vostre domande di grazia, e non vi lascerà soli in mezzo ad una strada , ma tornerà a farvi assistere ai prodigi che lo distinsero uomo e figlio di Dio, là dove vedrete miracolosamente comparire il vino nelle coppe vuote, e i pesci nelle reti pulite, vedrete anche i morti nel corpo tornare a vivere mediante la vita della loro anima e gli infermi correre sulla strada della nuova era. Vedrete la Speranza vestirsi di quella realtà che desiderate da sempre e riconoscerete quanto, tutto quanto la vostra Fede anticiperà ai vostri stessi occhi.
Siete ormai alle soglie di un Paradiso Terrestre che fu in origine profanato, coglietene il privilegio voi che non temete di dover passare nel fuoco della sofferenza, poiché quel fuoco, questa volta, consumerà solo il vostro dolore, ridonandovi la gioia della purificazione.
Vi benedico.
Padre Gabriele
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12.11.1992 - XI MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE
Cari figli, guardatevi attorno e osservate il declino di un’era che si chiude alla guida di Satana, colui che pretese di concorrere al trono di Dio e rese pertanto tutta l’umanità schiava della sua diabolica volontà. Millantò ricchezze e potere e ai fedelissimi delle sue legioni le fece anche avere nell’avidità del denaro e di quanto altro fu derubato e profanato nei deboli perché fossero tentati di abbandonare Gesù Crocifisso. E quanti hanno ceduto a questa millenaria tentazione, quanti hanno eletto a conduttore della propria vita il principe delle tenebre, tanti, tanti quanti ora precipiteranno begli abissi dell’inferno per rimanervi in eterno.
Ma il Signore, figli miei, ha premura di raggiungere coloro che non lo hanno tradito, e in tale sua manifestazione di amore utilizza quelle anime che si sono rese disponibili a diffondere il suo messaggio percorrendo quell’itinerario di predilezione che mette in comunicazione il cielo con la terra. Il Signore vuole annunciarvi il nuovo avvento, la seconda venuta di Gesù sulla terra, un Gesù non destinato a morire poiché in questa prossima nuova era non ci sarà nessuna umanità da riscattare poiché quelli che si faranno da parte saranno già salvi per sempre. E allora questo Gesù sarà tra di voi il figlio di Dio vivente, per vivere in mezzo a voi, con voi, per voi, e voi per lui, in lui, secondo un vicendevole scambio di doni tali da testimoniare in tutti i superstiti dell’era nuova la diretta discendenza da Dio. Quella che vivrete cari figli, sarà l’eredità del regno celeste secondo un cammino terreno che si concluderà per ciascuno di voi in armonia con quanto il cielo ha stabilito prima della vostra nascita. Voi, i fedelissimi, i poveri, i missionari, i sofferenti, sarete incoronati della gloria celeste per i mille anni che seguiranno a questa era perché possiate rappresentare secondo le nuove generazioni la testimonianza diretta della promessa di Dio espressa prima di tutti i secoli. E su questa terra godrete delle meraviglie del tempo finito, le stesse che risulteranno immortali secondo il tempo infinito di Dio dopo il vostro trapasso. Perciò cari figli resistete, manca ormai poco tempo alla conclusione di quella sofferenza universale che ha visto il mondo cadere in pezzi, distrutto giorno per giorno dalla mano dell’uomo.
Tutto è ormai pronto, e tutto si manifesterà secondo le profezie delle verità apocalittiche ormai giunte all’ultima fase. Il velo della menzogna ancora grava sugli sfaceli che pur ancora state vivendo, sostenuto e ricamato da quanti, sapendo già d’aver perso la battaglia del potere cercano di riconquistarlo nella sollecitazione delle vostre speranze. Ma su questo punto figli miei, vi ricordo che la speranza è una virtù di Dio e come tale a lui e a lui solo deve essere rivolta perché si emani e trovi fondamento nelle creature fedeli al divino insegnamento. Guai se la speranza fosse da voi stessi utilizzata nel senso umano o nell’indegnità degli uomini, voi incorrereste nelle delusioni più tremende che farebbero della vostra Fede una manciata di polvere. State bene attenti figli miei, attenti a non commettere peccati contro la Fede dai quali non potreste essere perdonati giacché i tempi della loro remissione sono finiti. La Fede come pure la Speranza e soprattutto la Carità appartengono a Dio e a lui devono tornare quali testimonianze di fedeltà espressa secondo le vostre azioni, a differenza di quanto siete chiamati a riconoscere negli uomini sulla terra secondo il santo discernimento che ciascuno di voi deve invocare dallo Spirito Santo. E in tal senso il Signore mio tramite vi invita a non cadere nella trappola che vi stanno tendendo al solo scopo di dilaniare di voi anche la vostra stessa sofferenza, attenti figli miei, ve l’ho già detto molte volte, non vi fidate, nulla di quanto vi viene detto è vero, sono solo sporche menzogne che tendono a rinnovare a Satana il ruolo di conduttore dell’ignavia umana. Ribellatevi, non ascoltate nessuno, né laici né consacrati che utilizzano la loro autorità sulla libertà delle vostre coscienze, disattendete le loro misere speranze e richiedete a gran voce che vi vengano restituiti i vostri problemi.
Sì, figli miei, proprio questo dovete chiedere a coloro che dei vostri problemi ne hanno fatto il loro stesso pane quotidiano, per saziare la cupidigia e dissetarsi della sofferenza di chi non ha strumenti pr difendersi. Ora ve lo dice il Signore, chiedete che vi vengano restituiti i problemi e mettetevi tutti, dal più piccolo al più grande nelle mani del Signore perché da ogni vostra sofferenza ne nasca un fiore di speranza.
Avete mai pensato se per miracolo divino una mattina svegliandovi riscoprireste un mondo senza problemi? Avete mai pensato se il vento propizio della grazia di Dio fosse tale da spazzare via la droga, la corruzione, la criminalità, la depravazione e quanto altro alimenta le casse del potere? Se mai accadesse un tale prodigio figli miei, gli uomini di governo di tutto il mondo rimarrebbero muti, nessuna parola si emanerebbe dalle loro voci poiché nulla rimarrebbe nel loro cuore, nella loro anima, niente prolifererebbe l’interesse del vostro bene poiché sarebbe sterile, all’improvviso l’avidità verso il potere. E allora figli miei, togliete da queste sporche mani la materia prima, togliete il vostro dolore, perché non venga alimentato più, concimato fatto crescere quale ricchezza per chi è già morto nell’anima. Loro moriranno e voi vivrete di una vita terrena garante della vita eterna poiché il Signore cancella ogni vostra sofferenza restituendovi la gioia dell’anima mediante la quale vedrete la luce di Dio nella visione eterna dello Spirito.
Vi benedico.
Padre Gabriele
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16.11.1992 - XII MESSAGGIO A DIFFUSIONE UNIVERSALE
Cari figli, perché vi ostinate a voler capire quanto il Signore vi chiama a credere? Se voi comprendeste attraverso la mente ciò che il cielo intende trasmettere al vostro cuore, nulla delle rivelazioni e profezie divine costituirebbe oggetto di Fede per la quale ciascuno di voi acquista meriti nel riscatto dell’anima dai peccati commessi durante la vita terrena. Dovete distaccarvi dalle insidie del ragionamento giacché il pensiero dell’uomo è spesso monopolio di Satana in conseguenza dell’assenza totale di quel discernimento che pochi invocano per sé nella preghiera rivolta al Padre Celeste. Ed ecco che la logica prende il sopravvento diluendo l’istinto puro del vostro cuore mediante il quale invece il Signore intende farvi arrivare i segnali dei pericoli dei quali a breve tutta l’umanità sarà vittima. Dio ha sempre parlato alle sue creature mediante i profeti, invitando ciascuno a riconoscere tra questi i veri e i falsi, ma l’opera diabolica del maligno è tale da farvi giudicare falsi quelli veri e veri quelli falsi. E così arriverete bendati sull’orlo del precipizio eterno poiché abbindolati da Satana avrete intrapreso la strada ingannevole, quella apparentemente più comoda e più allettante. E solo quando sarete sprofondati vi renderete conto senza più potere tornare indietro che forse quel viottolo non asfaltato e faticoso vi avrebbe condotto ad una meta sicura e senza drammatici imprevisti.
E’ tanto tempo ormai che il Signore mediante i suoi strumenti del cielo e della terra vi avverte che siete in prossimità di quel momento che vedrà chiudere l’era di Satana per dare inizio a un tempo, benché limitato, propizio di benessere per una eternità al cospetto di Dio. Le profezie parlano chiaro e annunciano periodi di grande disagio per i quali vi si vuole mettere in guardia affinché non cediate allo sconforto e possiate invece superare ogni sofferenza sostenuti dalla Speranza e dalla Fede. Ma voi preferire ascoltare chi vi dissuade da ogni allarmismo, voi preferite ascoltare chi vi tranquillizza, chi vi vuole rendere ciechi e sordi pur di non farvi accorgere dei miseri inganni in cui siete trascinati. Voi vi soffermate alle apparenze, anche quando riconoscete il dramma nelle situazioni tendete a ricondurre tutto nella normalità degli eventi che rendono la vita sempre più difficile. Ma perché figli miei, non leggete il Vangelo ove sono tradotte tutte le ore della vostra giornata? O pensate che debba suonare un allarme prima che si compia la volontà annunciata dal Padre? Non vi basta la parola di coloro che riferiscono per virtù straordinaria? Eppure nel Vangelo c’è scritto, verranno prima le guerre e le discordie, poi le carestie e le malattie, poi le calamità e dopo tutte queste cose il Signore renderà conto a quanti si salveranno? E non ci sono state forse le guerre, il terrorismo, le lotte tra paesi che hanno visto fratelli contro fratelli? E sono forse mancate le carestie e le malattie? Avete mai pensato in che condizioni vivono intere popolazioni? E le calamità non le avete viste con i vostri stessi occhi? O solo perché le guardate attraverso lo schermo della televisione non vi coinvolgete? Attenti figli miei, il Signore è Dio della giustizia e non fa torto a nessuna delle sue creature ma confida che coloro che assistono all’altrui sventura se ne salvaguardino con un giusto comportamento e soprattutto crescano nella Fede. Voi non fermerete la mano del Signore quando comprenderete che è giunto il vostro momento. Il piano di Dio si compirà fino in fondo e voi fareste bene a ricondurre in questo piano la vostra anima convertita, risanata, il vostro pentimento, la vostra promessa di bene, poiché questi saranno i semi buoni che fertilizzeranno un disegno nel quale potreste altrimenti trovarvi dannati. Perciò non aspettate oltre, tra poco il buio vi toglierà il senso dell’orientamento e voi annasperete per trovare un sostegno al quale aggrapparvi quando l’acqua sarà sopra le vostre ginocchia e il vento vi sbatterà da una parte all’altra senza pietà alcuna. Che farete in quel tempo figli miei? Chi invocherete perché vi salvi là dove tutto farà parte di un piano comune a tutte le creature? Ora invece c’è ancora la possibilità della salvezza dei singoli, poiché per ciascuno che crederà oggi ciò che avverrà domani, il Signore ha già preparato quanto occorrerà a sopravvivere a tanto disastro. Dovreste fare come le formiche, dovreste procurarvi tante mollichine che possano saziarvi dai morsi della fame quando l’inverno giungerà con tutta la sua violenza. E allora se ciascuno avrà risparmiato del suo e lo avrà custodito al riparo da ogni spreco forse basterà il lume di una candela a sostenere la speranza di un giorno meno rigido.
Figli miei attenti, i vostri risparmi sono già nelle mani degli ultimi ladri, riprendeteveli e riponeteli nelle vostre dimore poiché tra poco non potrete più riaverli, e badate che vi serviranno perché nessuno potrà più farvi credito giacché la poca merce che resterà andrà al migliore offerente: Non fatevi ingannare da false cifre e programmi inattivabili, dietro questo apparato c’è il sangue degli esasperati che ribolle ed è pronto ad esplodere all’improvviso. Sono già in circolazione le prime stampe rivoluzionarie, leggete attentamente tra le righe di quanto si distribuisce all’interno delle università e delle fabbriche, e badate che questa volta non sono le ideologie a guidare certi movimenti, ma è il dolore della gente, è la disperazione, e la violenza di quanto si è dovuto subire in cambio di un pezzo di pane. Ma dietro questi gruppi ci sono apparati ben più forti e sono apparati cui non mancano le armi, perciò siate previdenti e pronti in ogni momento a poter restare chiusi nelle vostre case per sopravvivere alla fame, al freddo e alla sete. Quanto alla paura questa dipenderà dalla condizione in cui verseranno in quel momento le vostre coscienze, e se queste saranno pulite secondo il giudizio del Signore, voi resterete tranquilli e così pure i vostri figli che per primi additeranno l’arcobaleno quando la tempesta sarà cessata.
Vi benedico.
Padre Gabriele